Stop alla somministrazione del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. Lo ha stabilito l’Agenzia italiana del farmaco Aifa, che ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea il vaccino dell’azienda biofarmaceutica anglo-svedese. 
La nota ufficiale dell’Aifa (comunicato ufficiale 637) ha messo a durissima prova i server del sito dell’Agenzia del farmaco, risultato irraggiungibile per un lasso di tempo molto lungo.
AstraZeneca, il comunicato ufficiale dell’Aifa
“L’AIFA ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’EMA, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale”.
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Comincia così il comunicato ufficiale dell’Aifa, che segue le orme dei Paesi come la Germania (in primis) e (poi) la Francia. “Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei – continua l’Aifa – ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso”.
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Stop, dunque, a tempo determinato, in attesa cioè del parere dell’EMA, l’agenzia comunitaria dell’Unione europea per la valutazione dei medicinali, con sede ad Amsterdam.
“L’AIFA, in coordinamento con EMA e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione – prosegue il comunicato ufficiale – Aifa renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”. Sperando in primis che il sito non vada giù.
I carabinieri del NAS, su disposizione della Procura di Biella, rivela l’ANSA, stanno sequestrando le dosi del lotto ABV5811 AstraZeneca che l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha sospeso ieri dopo la morte di Sandro Tognatti, il professore di clarinetto morto nella sua abitazione di Cossato poche ore dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca. La procura di Biella ha aperto una inchiesta sul decesso.
Le indagini, coordinate dal procuratore Teresa Angela Camelio e dirette dal sostituto procuratore Paola Francesca Ranieri, sono in corso di svolgimento presso tutti gli HUB di distribuzione e i centri di vaccinazione, dove sono state consegnate complessivamente 393.600 dosi relative al lotto di vaccino Covid-19 ABV5811 di AstraZeneca, già bloccato in Piemonte. Lo rendono noto i Carabinieri Nas. Il sequestro è al fine di “porre a vincolo i quantitativi non ancora somministrati e presenti in giacenza”.
Si tratta del secondo lotto dell’AstraZeneca, bloccato a livello nazionale. Il primo, ABV2856, è stato ritirato dopo i casi avversi registrati in Sicilia. Intanto dall’Ema arriva la conferma dell’efficacia dei vaccini Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson contro le varianti del Covid-19.
