La guerra nello spazio è più reale di quanto un comune mortale potrebbe immaginare. Proprio per via delle minacce presenti oltre il pianeta in cui viviamo, la Francia ha dato vita ad AsterX, una similuazione di difesa contro eventuali attacchi nello spazio.
Si è tenuta negli scorsi giorni da parte dell’agenzia spaziale militare transalpina, ed ha simulato un attacco ad un satellite europeo con un braccio meccanico. E così che la Francia, con l’avvallo dell’Onu, degli Stati Uniti, dell’Italia e della Germania, ha dato vita alla simulazione, modificando l’orbita del satellite prima che lo stesso venisse attaccato, confondendo inoltre la traiettoria dell’oggetto nemico, così come riportato da Businessinsider.it. Stando a quanto raccontato da Le Monde, quotidiano francese che ha descritto l’accaduto, la guerra nello spazio è stata sfiorata in un passato non troppo lontano: “Nel 2017 – riporta il quotidiano francese – il satellite spia russo Louch-Olympe ha cercato di avvicinarsi al satellite militare franco-italiano Athena-Fidus. E, nel 2020, Washington ha accusato la Russia di condurre un test non distruttivo di un’arma anti-satellite dallo spazio” , aggiungendo come le ‘star wars’ siano “ipotesi tutt’altro che fittizie”.
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Il generale Michel Fredling, a capo del comando spaziale francese, aveva spiegato prima della simulazione: “L’esercitazione AsterX ci consentirà di implementare i nostri processi interni e testare le nostre procedure esterne. Le manovre costituiranno uno stress test dei sistemi al fine di verificare le esigenze future, e ci permetteranno di supportare l’ascesa del comando”. Quella francese è un’operazione che farà da apripista ad un vero e proprio Comando spaziale della Nato, così come spiegato recentemente dal segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg: “Aiuterà a coordinare le attività spaziali degli alleati, supporterà le missioni e le operazioni della Nato nello Spazio, comprese immagini e comunicazioni satellitari, e proteggerà i sistemi spaziali degli alleati attraverso la condivisione delle informazioni su minacce potenziali”.
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Storce però il naso Roberto Vittori, generale e astronauta italiano, che parlando a formiche.net in merito alla guerra nello spazio e in particolare ai satelliti spia, ha ammesso: “L’espressione richiama alla mente le spie della Guerra fredda, coloro che entravano in maniera clandestina nel territorio di altri Paesi per carpire informazioni. Ma le orbite non hanno confini; dunque, cosa è un satellite-spia? E soprattutto, se anche ci fosse la possibilità di monitorarne uno e neutralizzarlo, quale risultato verrebbe raggiunto? Probabilmente nessuno”.
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