Tutto il mondo, unito, contro le IPTV pirata. Già, Perfect Storm (la maxi operazione della Guardia di Finanza dello scorso novembre) aveva evidenziato il forte giro di vite sul Pezzotto e illegalità varie sul mondo dello streaming (con multe per i clienti fino a 25.800).
In Italia il Tribunale di Milano ha contribuito alla lotta contro la pirateria audiovisiva, intimando giorni fa al provider americano CloudFlare di cessare tutti i servizi resi in favore delle IPTV illegali e in particolare quello di hosting, con tanto di penale per ogni giorno di inadempimento all’ordine del giudice. Ora è il turno della Francia alzare la voce.
L’eco della notizia di Le Monde rimbomba fino in Italia. L’autorevole quotidiano transalpino, infatti, ha rivelato di una storica sentenza da parte del Tribunale di Rennes, che ha fatto il giro d’Europa. E non solo.
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Tre uomini condannati a risarcire Canal Plus, beIn Sports ed RMC per un totale di 7 milioni di euro, per aver creato ed alimentato piattaforme in cui trasmettevano illegalmente in streaming gli eventi sportivi.
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A queste tre persone se ne sono aggiungono altre due, a cui comunque sono state comminate pene minori, rispetto ai loro “colleghi”.
La sentenza del Tribunale di Rennes è legata alla maxi inchiesta della gendarmeria francese nei riguardi della Galassia di siti, un’organizzazione che ha trasmesso tantissimi eventi sportivi, nazionali e non, fra il 2014 e il 2018, che ha portato nelle casse dei malfattori guadagni per oltre 230 mila euro, grazie agli annunci pubblicitari presenti sulle pagine, soprattutto durante gli eventi sportivi, trasmessi illegalmente.
Canal Plus, beIn Sports e RMC ora possono esultare, ma neanche troppo. Le tre emittenti transalpine, infatti, avevano richiesti un risarcimento vicino ai cento milioni di euro. I giudici, invece, non hanno accolto la richiesta nell’udienza civile di gennaio, stabilendo il risarcimento poco sopra ai sette.
Un po’ come in Italia, anche la Francia sta combattendo le IPTV illegali. L’esplosione dei servizi SVOD e la frammentazione dell’offerta di contenuti sportivi tra più canali a pagamento, hanno ulteriormente accentuato questo fenomeno. Un report del 2020 ha rilevato un mercato globale di due miliardi di $ per IPTV illegali, il 10% degli utenti tra le famiglie statunitensi e un rischio considerevole per gli utenti di visualizzare i propri dispositivi. Avanti, dunque, con la lotta alla pirateria, un fenomeno non solo italiano, ma mondiale.
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