Diritti tv, di fumata grigia in fumata grigia. E il 29 marzo è sempre più vicino

Chi si aspettava, quei pochi in realtà, la fine della ormai estenuante corsa ai diritti tv per la Serie A, triennio 2021-2014, incassano un’altra inevitabile fumata grigia.

Serie A TIM (Adobe Stock)
Serie A TIM (Adobe Stock)

Troppo forti, ancora, i contrasti all’interno dei top club del massimo campionato nostrano di football. Un’altra Assemblea di Lega praticamente inutile ai fini dell’esito finale. La nota ufficiale non ammette repliche.

Diritti tv, immobilismo Lega. Ci vogliono altri approfondimenti sulle offerte

Diritti Tv calcio, altra fumata grigia (Adobe Stock)
Diritti Tv calcio, altra fumata grigia (Adobe Stock)

L’Assemblea della Lega Serie A si è svolta oggi in video collegamento con la partecipazione di tutte le Associate – si legge direttamente sul sito – i club hanno approfondito con attenzione le offerte ricevute per i diritti audiovisivi per il territorio italiano per il triennio 2021-2024 e proseguiranno la trattazione di questa importante tematica in una nuova Assemblea, prevista per la prossima settimana”.

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Un modo come un altro per prendere tempo, insomma. E sperare, magari, che i contrasti fra i club e la situazione (di stallo) fra DAZN, SKY e il fondo di private equity, porti da qualche parte.

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La situazione, purtroppo, si conosce da tempo. Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Napoli ed Hellas Verona vogliono andare direttamente alla votazione per scegliere chi fra SKY e DAZN trasmetterà la Serie A dal 2021 al 2024, senza passare per il consorzio, intimidendo eventuali azioni legali contro condotte ritenute ostruzionistiche.

Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino fanno muro, accusate di ostruzionismo per l’apertura nei confronti del consorzio.

I fondi Cvc, Advent e Fsi assolutamente neutrali rispetto all’assegnazione dei diritti audiovisivi per il triennio della Serie A2 2021-2024, ma vogliosi di una risposta celere per un confronto su di un progetto di lungo periodo.

Sky, che rivendica l’affidabilità della sua partnership, è pronta a mettere sul piatto 750 milioni, 505 mln (ossia la rata rimasta in sospeso dalla scorsa stagione) entro tre giorni dall’assegnazione dei diritti tv.

DAZN risponde con l’alleato forte TIM e un’offerta da 850 milioni a stagione per trasmettere 7 gare in esclusiva e 3 in co-esclusiva, nel frattempo si sta portando avanti con tutte le operazioni tecniche necessarie per garantire il traffico simultaneo sui grandi numeri tipici dei grandi incontri di calcio, pensando anche a un accordo per l’acquisto di frequenze da Persidera col fine di assicurarsi un’ulteriore copertura DTT.

Tutti sanno tutto, insomma. Ma nessuno ancora ha deciso nulla. E il 29 marzo (la scadenza dei termini delle offerte di SKY e DAZN per i diritti tv) s’avvicina sempre più.

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