Il grande compositore argentino avrebbe compiuto 100 anni. Il doodle ricorda la nascita del grande Astor Piazzolla, che dedicò la sua vita al tango.
Oggi, 11 marzo, ricorre il centenario di un artista immenso, ancora attuale, nonostante abbia dato vita ai suoi capolavori tra gli anni 50 e 60. Nella sua terra era conosciuto come “El Gran Astor” o “El Gato” (gatto, per le sue abilità ed il suo ingegno).
Musica argentino con origini italiane, perché il maestro era figlio di immigrati, ma divenne il più grande musicista argentino, grazie alla fusione tra tango e jazz: una contaminazione molto criticata a quei tempi.
POTREBBE INTERESSARTI –> Huawei cala l’asso: ecco le FreeBuds 4i, nuove cuffie true wireless
Il doodle per i 100 anni di Astor Piazzolla
A quest’epoca manca un artista così, un genio incompreso da molti e impossibile da imitare o replicare. E la testimonianza è il fatto che i suoi più grandi pezzi sono ancora ascolta e suonati in tutto il mondo.
Il padre era un pescatore pugliese, la madre era nata in Toscana, lui figlio unico e, con i suoi, si trasferì a New York, dove visse fino ai 16 anni. La sua musica conquistò il Nord America e l’Europa, mentre ebbe un rapporto complicato con l’Argentina, sia musicalmente che politicamente.
Creo diversi gruppi l'”Orchestra”, nel 1955 l'”Octeto Buenos Aires”, nel 1960 il “First Quintet”, nel 1971 il “Noneto”, nel 1974 il “Conjunto Electrónico”, nel 1978 ed altri. Con quest’ultimo, introdusse una serie di strumenti inusuali per realizzare il suo nuevo tango, un ibrido tra tango e jazz, accolto con difficoltà all’inizio.
Strumenti come l’organo Hammond, il flauto, la marimba, il basso elettrico, la batteria, le percussioni, la chitarra elettrica non venivano utilizzati per il tango tradizionali. Ma fu questa struttura a dare vita ai suoi album più incredibili, come Libertango, realizzato a Milano nel 1977, con un’orchestra formata da musicisti italiani, tra cui Pino Presti e Tullio de Piscopo.
Secondo i calcoli dei biografi, Piazzolla avrebbe composto circa 3.000 brani, ma registrati solo 500. In Italia, gran parte di questi è stata tradotta in italiano e interpretata da Mina, Milva, Iva Zanicchi ed altri.
POTREBBE INTERESSARTI –> Vaccino anti COVID: disastro in Lombardia, tutti possono prenotarsi al link
Tra questi brani, oltre Libertango, ricordiamo Adiós Nonino (dedicata al padre), María de Buenos Aires (con la voce di Milva). Infine, Summit, dall’album Summit-Reunion Cumbre (con Gerry Mulligan).