Un incendio di vaste proporzioni si è verificato la scorsa notte, attorno alle ore 3:00, in quel di Strasburgo, e interessando uno dei datacenter più grandi di tutta l’Europa. E’ infatti andato in fumo l’edificio di proprietà dei francesi di Ovh, società che si occupa appunto di server, e che ha fatto sapere che le fiamme hanno interessato quattro edifici del centro di cui sopra, non provocando comunque alcuna vittima.
Octave Klaba, il fondatore, ha pubblicato una serie di tweet sulla propria pagina ufficiale, a cominciare dallo spiegare: «Abbiamo provveduto ad attivare il Disaster Recovery Plan». L’incendio, viste le vaste proporzioni, è stato domato solamente dopo che per quattro ore il fuoco ha bruciato incessantemente gli edifici, e a operazioni terminate sono emersi evidenti i segni lasciati dal rogo, al punto che tre palazzi non potranno tornare operativi nel giro di breve tempo. «Tutti i server sono nell’edificio SBG3 sono ok – ha aggiunto Klaba sempre via Twitter – spenti, ma non rovinati. Creeremo un piano per farli ripartire e connettere ai network». Un’ora prima, invece, aveva spiegato di essersi recato di persona in azienda per controllare i vari server e «per creare un piano di ripartenza».
“The [OVH datacenter] fire was brought under control at 6:45 a.m. and required 6 hours of intervention.” https://t.co/7oN51w3CZMpic.twitter.com/dZC8HfjsLZ
— Bad Packets (@bad_packets) March 10, 2021
INCENDIO ALL’OVH: 100 POMPIERI PER DOMARE LE FIAMME
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Numerosi sono i video postati sui social in queste ore, come quello che potete trovare in questa pagina, e l’incendio ha richiesto ben 100 pompieri delle zone limitrofe per domarlo e spegnerlo definitivamente. Fortunatamente, come detto sopra, nessuna persona è rimasta coinvolta in maniera seria, ed inoltre, stando ad una prima analisi dell’aria, non sarebbero state rilasciate nube tossiche inquinando così l’atmosfera.
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A causa del rogo sono stati centinaia i domini che sono risultati essere down in mattina, o con gravi rallentamenti, a causa dell’interruzione di corrente che si è resa obbligatoria dopo il rogo. Sui social sono state svariate quindi le segnalazioni, soprattutto di clienti che si appoggiano ai domini di Ovh, chiedendo lumi: difficile comunque al momento stabilire l’esatta portata del danno provocato dalle fiamme. La Ovh è nata nel 1999 ed ha sede a Roubaix nel nord della Francia, mentre i suoi datacenter sono sparsi in tutta Europa. In totale sono 17 i datacenter di proprietà di Klaba con 250mila server gestiti.