Un inedito e specifico bug nella piattaforma iCloud starebbe bloccando da mesi l’accesso ad un utente americano. Motivo? Il cognome del profilo è mal digerito dalle procedure di login. Ma vediamo cos’è successo.
Il servizio iCloud è può considerarsi un valore aggiunto per gli utenti di device Apple, sin dalla sua introduzione nel 2011. Permette la sincronizzazione di calendari, backup, contatti e spazio virtuale per “scaricare” i nostri hard disk dal peso ingombrante di dati, foto e video. Ma anche di interi backup di sistema.
Nel corso degli anni è venuto incontro alle esigenze degli utenti come utilissima estensione remota del proprio computer o dei propri smartphone, non senza però presentare qualche piccola criticità nel tempo.
L’ultima, in ordine di tempo, a Natale scorso, quando un problema di registrazione nei sistemi di Apple impedì per diverse ore accesso e attivazione di nuovi profili e dispositivi come iPad, iPhone o Apple Watch.
Problemi generici, diffusi su una vasta platea di persone, insomma. A differenza di quanto accaduto recentemente – come riportato dal sito engadget – alla signora Rachel True, “rea” di avere un cognome particolare, informaticamente parlando.
ICloud e lo strano bug del cognome
Ma cos’è successo esattamente? In un accorato Tweet sulla piattaforma social, la donna, attrice e autrice, lamenterebbe un problema di accesso al suo account sui servizi cloud di Apple che perdura da più da sei mesi.
A monte dell’errore che appare alla signora, durante la procedura di login, vi sarebbe il modo in cui il suo cognome (“True”) sarebbe stato scritto e memorizzato dal sistema.
Per un errore di interpretazione da parte della piattaforma di cloud computing dell’azienda di Cupertino dovuto alla “t” del cognome True scritta in minuscolo, il sistema assegnerebbe a quest’ultimo il valore di flag booleano (true or false) finendo per bloccarsi.
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La stringa di errore restituita dal software di iCloud (“iCloud has stopped responding”) – come riporta la schermata della stessa utente sul suo profilo twitter – viene sviscerata nei dettagli e indica chiaramente come il sistema non possa assegnare il valore “true” al parametro “lastname”.
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Un problema molto specifico e dipendente dalla sintassi, sì, ma che – come sottolinea il sito engadget – solleva alcuni interrogativi su come la piattaforma Apple possa scambiare un nome per un flag.