L’ipotesi sulla cancellazione del Cashback è stata smentita. Il programma continuerà regolarmente anche col nuovo Governo.
Le voci dei giorni scorsi sull’abolizione del Cashback sono state finalmente confutate dalla viceministra dell’Economia, Laura Castelli, durante un’intervista a Radio24.
È vero che il piano sui rimborsi di Stato è stato un importante argomento di discussione in Parlamento, a causa dei frazionamenti delle transazioni per raggiungere i primi posti in classifica, al fine di ottenere il Super Cashback.
La situazione, chiaramente, è molto complessa e si lavora per trovare una soluzione adeguata (si prevedeva una sospensione momentanea). Probabilmente, ciò ha messo tutti in allarme tanto da pensare che tale intervento sarebbe stato esteso all’intero programma. Ma ora sappiamo che non è così.
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Il Cashback non si ferma
Nell’intervista a Radio24, la viceministra è stata molto chiara: ha dichiarato che non c’è mai stata l’intenzione di smantellare il programma. Ha poi specificato che le risorse impiegate sono tante, ma sono necessarie per poter attuare un passaggio completo alla moneta elettronica.
Un obiettivo importante che consente di semplificare i pagamenti e di tracciarli, così da evitare i rischi di evasione fiscale e far quadrare di nuovo i conti nell’economia nazionale. Si tratta di un’ulteriore misura per risollevare il paese dalla crisi.
Tornando, poi, al Super Bonus da 1.500 euro, le misure adottate non dovranno coinvolgere tutti i cittadini, ma solo i “furbetti”. La Castelli ha spiegato che non c’è l’intenzione di sospendere il super premio. Proprio per questo, l’azienda PagoPa sta monitorando le singole transazione per individuare eventuali frazionamenti.
Solo i colpevoli saranno esclusi. Contemporaneamente, si lavora ad un espediente tecnico che possa bloccare automaticamente il sistema durante un tentativo di frazionamento, al fine di individuare il responsabile. Il super premio, dunque, non sarà sospeso e verrà esteso anche al programma del 2022, come da accordi.
Restano comunque delle perplessità da parte di alcuni partiti sull’intero piano. Ad esempio, Lega e Forza Italia ribadiscono che il sistema dei rimborsi sui pagamenti elettronici non è efficace ed è un modo sbagliato di impiegare le risorse.
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Della stessa opinione è anche la Guardia di Finanza, che ha suggerito di apportare delle modifiche per evitare il più possibile il rischio di evasione.