Parte domani il Festival di Sanremo 2021, come sempre, tra polemiche e curiosità, e con una scenografia ultra tecnologica e futuristica.
Un festival moderno e tecnologico, potremmo definirlo così. Siamo giunti alla 71ª edizione, dove scenografia e palco hanno sempre ricevuto massima attenzione e cura del dettaglio. Sfondo classico, essenziale, moderno, elegante, ogni anno tende a rispecchiare il periodo storico e gli eventi in cui si sviluppa.
Quest’anno, avremo a che fare con uno stile futuristico (come definito dagli autori della scenografia, Gaetano e Maria Chiara Castelli). Un futuro legato alla tecnologia e alla scienza, ma anche lo sguardo verso un futuro migliore, che ci porti a superare il difficile momento storico che stiamo vivendo.
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Sanremo 2021 con una scenografia futuristica
“Per il Festival un’astronave immaginaria verso un futuro migliore”.
La scenografia di @SanremoRai, firmata da Gaetano e Maria Chiara Castelli ➡️ https://t.co/RDqmDF6eOn#Sanremo2021, dal #2marzo su @RaiUno, @RaiRadio2 e #RaiPlay. pic.twitter.com/xQnuCIOBNr
— Ufficio Stampa Rai (@Raiofficialnews) February 21, 2021
Durante un’intervista a il Messaggero, gli autori delle scene hanno dichiarato «Abbiamo cercato di sfruttare il più possibile gli spazi, anche per la necessità, ad esempio, di distanziare l’orchestra. E abbiamo provato a sfruttare anche le pareti laterali fino alla galleria, creando un involucro che con la sua forma di astronave aumentasse la profondità.»
Un’astronave, dunque, e “e una sorta di stargate, verso un futuro migliore al quale aspirare”. Due elementi che simboleggiano un passaggio verso un’altra realtà: un “futuro migliore”, ma anche un luogo diverso per gli artisti e per gli spettatori.
D’altra parte, il palco del Festival ha sempre rappresentato un luogo magico, che cattura chiunque ne venga a contatto, anche a distanza. Per cantanti, conduttori ed ospiti si tratta di un vero teletrasporto verso una realtà magnifica che dura solo pochi giorni.
Dal punto di vista tecnico, vedremo diventare anche il soffitto un elemento scenografico, tra luci, schermi e materiali video-luminosi. Per realizzare l’intera scenografia ci sono voluti 600 mq di ledwall, 20 km di cavi, 500 proiettori motorizzati e software molto sofisticati.
Ci saranno due punti di fuga centrali e una scenografia che va riducendosi progressivamente in ampiezza e in altezza, creando un effetto prospettico importante, che dà profondità a tutto.
Una tecnologia essenziale, senza scale o porte a scomparsa o retraibili, ma tantissimi effetti luce che daranno il senso di una nuova dimensione dove la musica è l’unico momento di liberazione dalle preoccupazioni.
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Perché, odiato o meno, il Festival di Sanremo resta sempre un bel momento di distrazione, anche se per soli 5 giorni.