SpaceX e Amazon: “guerre stellari” per i loro satelliti. Continua la tensione fra i due colossi: al centro delle discussioni lo spazio e i loro satelliti.
Sembra non volersi placare la tensione fra Amazon e SpaceX. Le due aziende, rivali sotto il punto di vista dello “spazio satellitare”, non riescono a trovare una quadra per porre fine alle tensioni. Ancora una volta al centro delle discussioni i loro satelliti e le manovre dell’azienda spaziale di Elon Musk, accusata di comportamenti “anti-concorrenziali” nei confronti di Amazon e non solo.
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Il tutto ha avuto inizio qualche giorno fa, quando Jeff Bezos non ha visto di buon occhio alcune modifiche che SpaceX era intenzionata ad apportare alla sua costellazione satellitare. Insieme al colosso di Bezos si sono scagliate altre aziende della telecomunicazione, accerchiando l’azienda del magnate sudafricano con l’accusa di comportamento scorretto nei confronti dei concorrenti.
Ma per capire di cosa si tratta e cosa c’è dietro questa accusa, è necessario fare un passo indietro, al mese di gennaio 2021. SpaceX, con richiesta formale alla FCC, aveva chiesto di apportare alcune modifiche al suo sistema satellitare a supporto di Starlink. L’obbiettivo era ridurre l’altitudine dei suoi satelliti e migliorare così le prestazioni, con una vicinanza maggiore alle stazioni base sulla Terra.
Da qui l’accusa di comportamento anti-concorrenziale arrivata da Amazon, la quale non ha perso occasione per scagliarsi, anche questa volta, contro l’azienda di Musk. SpaceX ha infatti chiesto ancora una volta alla FCC di apportare modifiche pianificate nel posizionamento dei suoi satelliti. L’obbiettivo è sempre lo stesso: migliorare il servizio, riducendo interferenze, costi e nel mentre incrementare il livello sicurezza.
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Amazon, dal canto suo, accusa l’azienda spaziale di ostacolare la sua capacità di operare senza vincoli, nonché di creare troppo traffico in orbita rendendo più rischiose le collisioni con altri satelliti. SpaceX parla di maggiore sicurezza e di procedure studiate per risolvere eventuali problematiche che potrebbero insorgere con il malfunzionamento dei satelliti. E infine una stoccata ad Amazon, che “preferisce concentrarsi sugli attacchi a SpaceX anziché concentrarsi sul suo progetto Kuiper“, ha tuonato David Goldman, direttore di SpaceX.