Post sentenza del TAR circa la durata dei diritti d’uso delle frequenze 3400-3600 MHz, l’Agcom avvia una consultazione pubblica per definire nuovi criteri, soprattutto riguardo i prezzi.
L’Asta 5G, come evidenziato dal TAR Lazio, aveva in prima battuta individuato un valore superiore rispetto a quanto richiesto da AGCOM e MISE in relazione alle proroghe dei contributi da versare da parte di operatori come Linkem, Fastweb, Go Internet e Mandarin. Pertanto il ricorso proposto da Iliad, TIM e Vodafone è stato in parte accolto dall’autorità laziale.
La consultazione pubblica indetta in questi giorni da AGCOM, dunque, che durerà 45 giorni, sebbene arrivi piuttosto tardi rispetto all’avvio del procedimento. La consultazione di suo servirà a raccogliere opinioni e pareri sulla quantificazione del contributo della proroga, che finora non si è riusciti a stabilire in maniera univoca, per l’utilizzo delle frequenze nella banda 3400-3600 MHz.
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L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, o Agcom, è un’Autorità amministrativa indipendente italiana di regolazione e garanzia, con sede principale a Napoli e sede secondaria operativa a Roma. Fondata il 31 luglio del 1997, è attualmente presieduta da Giacomo Lasorella, nominato al posto di Angelo Cardani lo scorso agosto.
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In primis, la consultazione si occuperà di determinare in maniera incontrovertibile il prezzo delle proroghe, applicando dei cosiddetti “fattori correttivi” rispetto alla determinazione iniziale. Fattori che sono necessari all’adeguamento della situazione alle condizioni attuali, considerando anche l’assegnazione delle frequenze che sono state determinate dall’Asta 5G
Un altro fattore di cui terrà conto la consultazione pubblica indetta dall’Agcom sono i fattori di riduzione alfa e beta, relativi rispettivamente alla durata dei diritti d’uso oggetto di proroga rispetto a quelli assegnati dall’Asta, per quanto riguarda i fattori alfa, e alle differenze tra i lotti oggetto di proroga, con particolare attenzione all’impacchettamento, per quanto riguarda i fattori beta.
La consultazione Agcom relativa alle frequenze terrà conto anche dei diversi modi di pagamento dei contributi per le proroghe, soprattutto in relazione alla differenza di modalità di versamento a rate previsto per l’acquisto dei diritti tramite l’Asta 5G.
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