Torna in auge uno dei possibili sviluppi futuri per i modelli di iPhone a venire: alcuni rumor confermerebbero l’eliminazione della porta lightining da parte di Apple. Rendendo le future edizioni dello smartphone sempre più legate alle tecnologie wireless.
Che Apple sposi da sempre la filosofia del “Less is more” è ormai un dato acclarato. Basti pensare che la casa di Cupertino è stata la prima a rimuovere il floppy drive negli anni ‘90 o dai propri computer il lettore CD/DVD in epoche più recenti.
“Tagli” che recentemente hanno visto protagonista anche il melafonino, con la rimozione del minijack audio per le cuffie. Lasciando il connettore lightning come ultima porta fisica di input/output al device.
Da una parte l’eliminazione della porta lightning spianerebbe l’utilizzo della recente tecnologia MagSafe applicata alla ricarica senza fili, ma rimarrebbero alcuni dubbi sulle eventuali modalità di ripristino nel caso di smartphone bloccati o che non rispondono ai comandi.
A far trapelare qualche indiscrezione in questa direzione ci sarebbero dei rumor riportati dal sito Appleosophy, secondo cui Apple avrebbe al vaglio più possibiità di recuperare il proprio smartphone in caso di malfunzionamento. Tre per la precisione.
Quali le vie possibili per Apple per sostituire la porta lightning sui futuri iPhone?
Secondo il portale, il primo metodo avverrebbe con l’accesso in modalità manuale da parte dell’utente ad una funzione di ripristino wireless che prevederebbe la connessione wireless ad un sistema con itunes installato (o direttamente il finder) con cui verrebbe finalizzato il recupero del device seguendo la procedura a video.
La seconda opzione presa in esame dal team di ingegneri Apple prevederebbe una sequenza di passaggi molto simile alla precedente, ma del tutto automatizzata.
In terza istanza è stato preso in considerazione l’utilizzo del Bluetooth, con step più o meno simili al secondo metodo. Rivelandosi non del tutto affidabile, però, per le limitazioni legate alla tipologia di trasmissione: troppo lenta e insicura per una procedura tanto delicata come quella di ripristino.
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Sarebbero comunque allo studio – aggiunge l’articolo di appeosophy – dei tentativi di collegamento cablato tramite “pogo pin”, similarmente alle modalità di recupero che Apple utilizza sulla sua gamma di smartwatch.
Una delle papabili posizioni per il “punto di contatto”, in quest’ultimo caso, potrebbe essere all’interno dello slot della scheda SIM o in prossimità di essa. Il che richiederebbe l’apertura della scocca del dispositivo per accedervi.
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La procedura di recupero di un file immagine di prova, durante i test fatti dagli ingegneri, avrebbe impiegato più del doppio rispetto ad una normale sequenza di ripristino.