Mentre SKY e DAZN continuano a infiammare la battaglia dei diritti tv della Serie A per il prossimo triennio, la Lega prende tempo. Doveva essere una riunione molto importante quella di venerdì mattina. Già, doveva.
“L’Assemblea della Lega Serie A si è svolta oggi in video collegamento con la partecipazione di tutte le Associate”. Così la nota ufficiale di coloro che prima o poi dovranno prendere una decisione al riguardo.
Diritti tv, la Lega non prende ancora posizione. La situazione
“Per quanto riguarda i diritti televisivi per il territorio italiano per il triennio 2021-2024, in considerazione delle richieste di approfondimenti tecnici e giuridici – continua la Lega – non è stato assegnato alcun pacchetto previsto dall’invito ad offrire pubblicato lo scorso 4 gennaio”.
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Tutto invariato, dunque, nella corsa a quei diritti tv che stanno destando non poche polemiche, con ripetute noti ufficiali sia da parte di SKY sia di DAZN.
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“Le offerte ricevute dagli operatori della comunicazione – spiega la Lega – dopo ulteriori disamine tecniche e giuridiche, saranno nuovamente sottoposte alla volontà di una prossima Assemblea, durante la quale, come richiesto da un qualificato numero di società, sarà posta all’ordine del giorno anche l’operazione con il consorzio CVC-Advent-FSI”. Tant’è.
La situazione attuale dei diritti tv vede un’offerta di SKY da mezzo miliardo: 505 milioni, per l’esattezza, da versare entro tre giorni dall’assegnazione: 130 milioni della rata di maggio-giugno 2020 non versata e oggetto di una causa a Milano, più 375 milioni pari a metà dei 750 milioni offerti per la stagione 2021-22.
SKY potrebbe contare su un alleato nella corsa ai diritti tv: Eleven Sports, la piattaforma online – facente capo ad Andrea Radrizzani (presidente del Leeds) – che si è proposta in via Rosellini per la creazione del cosiddetto “Lega Channel”.
In sostanza, Eleven Sports entrerebbe in gioco se la Serie A continuare a vedersi su Sky, accettando l’offerta con la realizzazione di una piattaforma OTT, in quanto a Santa Giulia non sono consentite esclusive web.
DAZN, da canto suo, mette sul piatto dei diritti tv della Serie A 840 milioni di euro a stagione, con un signor alleato, il colosso TIM uscito recentemente allo scoperto, con un preciso piano strategico: ogni anno garantirà alla piattaforma di streaming il 40% del costo dei diritti tv da versare alla Lega: 340 milioni per il triennio.
In gioco ci sono ancora Mediaset e Amazon, soprattutto se la Lega decidesse di rimettere all’asta il pacchetto comprensivo delle 3 gare in co-esclusiva.