E’ partita la class-action dei consumatori nei confronti di Google e della sua console di videogiochi in streaming, Stadia. Tutta colpa del supporto al 4K, che la stessa console non riesce a “mantenere”, a meno che non si è dotati di un televisore con quella risoluzione.
Secondo quanto pubblicizzato da Big la propria stazione di gioco dovrebbe permettere ai giochi di girare in 4K e 60 frame al secondo, ma in realtà sono diversi i giochi che subiscono un “downscale”. Ecco che è quindi partita la class-action dei consumatori che si sono sentiti in qualche modo presi in giro; l’azione è stata intentata presso la Corte federale di New York, in base a quanto si legge su Class-action.org: “Google – sostengono i querelanti che hanno citato il gigante di Mountain View in tribunale – ha fatto affermazioni false e fuorvianti riguardo alla qualità dello streaming del servizio di Stadia al fine di generare maggiori entrate per la divisione Google Stadia”. La denuncia è stata presentata lo scorso 22 di ottobre presso la corte superiore della contea del Queens, quindi trasferita al tribunale di New York il 12 febbraio di quest’anno; secondo la stessa, Google avrebbe violato le leggi sulle protezioni dei consumatori in tutti i 50 stati americani nonché nel Distretto di Columbia.
POTREBBE INTERESSARTI → Google, Facebook, Twitter: al confronto col Congresso degli Stati Uniti
Una grana non da poco anche perchè i clienti che hanno fatto causa a Google chiedono ora un risarcimento danni monetario, e maggiore chiarezza da parte di Big G nell’indicare quale sia la risoluzione e il frame rate con cui vengono visualizzati i videogiochi sulla propria console. Pare che in base alle indiscrezioni circolanti, dopo la class action Google abbia deciso di aprire una trattativa con i querelanti, offrendo ai giocatori un coupon da 10 dollari spendile per acquistare giochi di Stadia, rimborso rivolto a tutti i cittadini americani che hanno acquistato la console dopo il 6 giugno del 2019.
POTREBBE INTERESSARTI → Stadia annuncia 100 nuovi giochi per il 2021, i titoli principali
In difesa di Big G c’è da dire che la questione del downscale non è nuova e già in passato anche Xbox e Playstation hanno annunciato risoluzioni in 4K per poi scoprire che i giochi venivano reindirizzati a risoluzioni inferiori per poi essere upscalati. Vedremo come si concluderà questa battaglia legale.
Stai facendo il tuo lavoro quotidiano con il Macbook e lo percepisci lento? oppure stai…
Nascoste nei cassetti di molti, ci sono delle reliquie del passato che potrebbero oggi valere…
Contiene link di affiliazione. Chi passa molto tempo al computer, per lavoro o svago, sa…
Quando ci si mette alla ricerca di un computer portatile utile per lavorare, si è…
Contiene link di affiliazione. Se si vuole costruire da zero il proprio PC fisso o…
Contiene link di affiliazione. Per motivi di studio o lavoro siete alla ricerca di un…