Un pezzo del nostro passato e della nostra infanzia ci lascia. È venuto a mancare nella natia Tortona Luigi Albertelli, autore storico della musica italiana, ma anche di moltissime sigle dei cartoni animati degli anni ‘70 e ‘80 tutt’ora amate e cantate dagli over 40.
La carriera del prolifico paroliere ha inizio negli anni ‘60, quando, sul finire del decennio, ottiene il massimo riconoscimento alla kermesse musicale sanremese (1969) con la canzone “Zingara” cantata dal duo Bobby Solo-Iva Zanicchi e scritta a quattro mani con Enrico Riccardi.
Dopo varie partecipazioni alla manifestazione canora in qualità di autore, torna a trionfare Sanremo solo nel 1987, nel settore nuove proposte con il brano “La notte dei pensieri” presentato da Michele Zarrillo.
Nel corso del tempo, collaborerà con molti artisti italiani e internazionali. Oltre al sodalizio sul fronte autoriale con Riccardi, ricordiamo le collaborazioni con voci del calibro di Milva o Mia Martini o musicisti di successo come Tozzi, Zucchero, Drupi, Caterina Caselli o Mal.
Un repertorio di oltre mille canzoni despositate in veste d’autore che contiene pezzi di successo come “Io mi fermo qui” eseguita dai Dik Dik, “Un corpo e un’anima” cantata da Dori Ghezzi e Wess (che molti ricorderanno in recenti spot pubblicitari), “Sereno è” di Drupi o, in epoche più recenti “Non voglio mica la luna” di Fiordaliso o la celebre “Ricominciamo” cantata da Adriano Pappalardo.
Ma è sul finire degli anni ‘70 che per Albertelli si apre un nuove fronte creativo, fatto di telefilm e di quei cartoni animati che i quarantenni di oggi portano da sempre nel cuore.
Luigi Albertelli e le canzoni dell’infanzia dei quarantenni di oggi.
La porta d’ingresso al “nuovo mondo” si apre nel 1977 con la stesura del testo della famosa sigla del telefilm “Furia”, musicata dai fratelli Guido e Maurizio De Angelis (i famosi Oliver Onions) e cantata da Mal.
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Un cammino che viene consolidato dalla collaborazione-sodalizio con il musicista Vince Tempera. Con quest’ultimo scriverà alcune delle sigle più famose dei cartoni animati di quegli anni inanellando una serie di interminabili successi: “Ufo Robot” nel 1978 (che vendette oltre 1 milione di copie), “Capitan Harlock”, “Remi e le sue avventure” nel 1979 o “Daitan III“, “Capitan Futuro” e “La principessa Zaffiro” nel 1980.
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Non si parla ovviamente di soli cartoni animati. La memoria nostalgica di chi ha superato gli anta ricorderà anche “La Ballata di Bo e Luke” sigla della serie tv cult “Hazzard” o “Nano Nano” la trascinante canzone del telefilm Mork e Mindy.