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Cybercrime, otto europei su dieci non sanno come reagire a un attacco

Sono poche le vittime di cybercrime capaci anche solo di denunciare il reato. Italiani settimi nella classifica stilata dall’Unione Europea. Scopri cosa devi fare se sei una vittima.

Cresce l’allarme per i crimini online (image from pixabay.com)

Il cittadino europeo medio è inconsapevole dei rischi che corre online. E se è vittima di un reato informatico, non sa neanche come sporgere denuncia. Lo rivelano le statistiche raccolte dall’Unione Europea, secondo cui noi italiani siamo settimi nella speciale classifica dei peggio informati al riguardo. Sarebbe a dire, solo sei nazioni europee ne sanno meno di noi.

Insomma, non ci facciamo proprio una bella figura. Ma vediamo di rimediare subito. Innanzitutto, cerchiamo di capire come siamo messi: il 77% dei 1023 italiani intervistati ha dichiarato di non sapere che pesci prendere in caso di crimine digitale. La percentuale rispecchia in pieno la media Europea. Peggio di noi solo Spagna e Danimarca, prime alla pari con l’86% di utenti disinformati; quindi Romania (84%), Francia (82%), Svezia (81%), Lituania (80%), Portogallo (80%), Polonia (80%) e Germania (78%).

Cybercrime, ecco come si fa a denunciarlo in Italia

Troppi italiani non sanno come denunciare un cyber crime (photo by saksham choudhary from pexels.com)

Chi si aspettava che l’Europa settentrionale rappresentasse il lato più virtuoso della medaglia, è rimasto deluso. Al contrario, i meglio alfabetizzati quando si tratta di sicurezza informatica sono Grecia (58%) e Malta (46%). Vivono dunque ad Atene e La Valletta i cittadini più avveduti quando si tratta di reagire a un attacco hacker.

Ad ogni modo questi dati rappresentano un bel problema. Considerate quanto la pandemia di Covid abbia trasformato le nostre vite, digitalizzando il nostro quotidiano quasi in ogni sua sfaccettatura: lavoro, istruzione, servizi, acquisti, socializzazione, intrattenimento e via dicendo. La transizione online ha chiaramente sollecitato i cyber criminali, che oggi hanno molte più occasioni di prima per infrangere la legge. E le sfruttano. Scopriamo dunque qual è il giusto comportamento da tenere se finiamo  nei guai.

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Al fine di migliorare da subito, e rendere la vita più difficile agli hacker malevoli, segnatevi i link più importanti. Innanzitutto qui potete trovare la pagina web della Polizia Postale dove segnalare un reato online o al limite lasciare un vostro recapito (email o telefono). Sarete ricontattati da un esperto che potrà aiutarvi a capire in che situazione vi siete cacciati. Qualche chiarimento sulle tipologie di reato e sulle leggi che se ne occupano è disponibile sul sito ufficiale dei carabinieri e sulla pagina delle FAQ della polizia di stato. Vi consigliamo caldamente di consultare tutti e tre i link, ed eventualmente chiamare le forze dell’ordine se aveste bisogno di assistenza specifica.

Occhio anche alle vulnerabilità dello smartphone (Photo by Pexels)

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Infine, ecco la speciale classifica stilata dall’Unione Europea:

1 Spagna 86% (1,005 intervistati)

1 Danimarca 86% (1,013)

2 Romania 84% (1,089)

3 Francia 82% (1,018)

4 Svezia 81% (1,047)

5 Lituania 80% (1,000)

5 Portogallo 80% (1,007)

5 Polonia 80% (1,027)

6 Germania 78% (1,506)

7 Bulgaria 77% (1,030)

7 Italia 77% (1,023)

8 Repubblica Ceca 76% (1,003)

9 Slovacchia 75% (1,013)

9 Ungheria 75% (1,027)

9 Cipro 75% (506)

10 Lettonia 74% (1,007)

10 Estonia 74% (1,027)

10 Slovenia 74% (1,030)

11 Irlanda 70% (1,015)

11 Belgio 70% (1,086)

12 Croazia 69% (1,016)

12 Olanda 69% (1,017)

13 Regno Unito 68% (1,040)

14 Lussemburgo 67% (509)

15 Finlandia 65% (1,012)

15 Austria 65% (1,011)

16 Grecia 58% (1,012)

17 Malta 46% (511)

Raffaele Pigneri

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