Il “problema Clubhouse” non risiede più soltanto nel capire quale sia la piattaforma che rende l’app disponibile. Negli ultimi giorni è emerso un tipo di problematica ancora più grave, legata all’applicazione per stanze vocali su inviti: il modo in cui gestisce i numeri di telefono.
L’app Clubhouse, lo sappiamo, è il nuovo trend topic del web. Una app che si basa sull’ingresso “a inviti”, quindi di carattere estremamente esclusivo, e che crea interazione attraverso stanze private in cui parlare tramite messaggi vocali. E che, ed è questo il problema potenziale, come prima cosa al momento del download richiede l’accesso a tutti i contatti presenti nella rubrica.
Clubhouse, tanta promiscuità rischia di compromettere la privacy
Della serie “non c’è trucco, non c’è inganno”. Come molte altre app, infatti, anche Clubhouse richiede all’avvio di consentire l’accesso a tutti i numeri presenti in rubrica. Una richiesta alla quale non è obbligatorio sottostare, in teoria, ma in pratica sì. Perché l’app e il suo funzionamento si basano sugli inviti a terze persone. Tant’è.
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Con l’accesso libero alla rubrica, infatti, Clubhouse individua in automatico le persone da suggerire per l’invito a entrare a far parte della community. Ma non tiene conto, purtroppo, del fatto che non tutti i contatti fanno parte della cerchia di amici stretti del possessore del telefono. Ecco quindi che, a essere invitati a far parte di una stanza vocale, potrebbero essere colleghi, medici, o addirittura ex fidanzati sgraditi. Insomma, potenzialmente il pericolo è dietro l’angolo.
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Clubhouse inoltre invia una notifica al cellulare quando uno dei contatti presenti in rubrica entra nell’app. Questo indipendentemente dal fatto che sia stato invitato o meno dal contatto originario. E si crea in automatico una stanza vocale privata, nella quale il contatto potrebbe entrare ma, in caso di defezione da parte del contatto originario, potrebbe anche trovarsi con dei perfetti sconosciuti a scambiare messaggi vocali.
Insomma, un gran bel pasticcio che potrebbe mettere in seria difficoltà i poveri utenti involontari. Senza contate che Clubhouse utilizza i numeri di telefono e i dati dei contatti in maniera piuttosto borderline, per non dire impropria. Il suggerimento agli inviti, infatti, avviene mediante una lista stilata in base a quanti contatti si hanno sui social, dalla quantità maggiore alla minore.
Un conteggio possibile attraverso l’incrocio dei numeri di telefono: una pratica ai limiti della legalità, come sopra menzionato, in quanto gli utenti indicati nella lista dei suggeriti non hanno mai prestato il consenso al trattamento ed alla raccolta dei loro dati, cosa che avviene anche se ancora non fanno parte dell’applicazione.