Grazie alla tecnologia Hyperloop e agli spostamenti fulminei che essa permetterà i ritardatari possono dormire sogni tranquilli.
Non si tratta di un film futuristico. I treni supersonici saranno una realtà. In America si parla della prima inaugurazione dei treni con tecnologia Hyperloop nel 2030.
Nel 2019 erano 12 i progetti in fase di realizzazione in tutto il mondo e a Novembre 2020 la Virgin Hyperloop ha condotto il primo test con passeggeri.
In un tratto privato del deserto di Las Vegas, è stato costruito un tunnel di prova e al suo interno le capsule Hyperloop hanno coperto una tratta di 500 metri.
La velocità era stata ben distante da quella ipotizzata, 400 km orari contro i 1200 promessi dalla tecnologia, a causa del breve percorso, ma la riuscita dell’esperimento ha dato un nuovo slancio allo studio.
Nonostante siano chiamati treni, si tratta in effetti di capsule singole che viaggiano separate a distanza di pochi secondi l’una dall’altra. Per muoversi queste capsule utilizzano dei tubi sotto vuoto.
Questa condizione cancella di fatto l’attrito che invece le capsule subirebbero a contatto con l’aria, limitandone la velocità. I piccoli abitacoli monoposto galleggeranno nel vuoto grazie a dei magneti posti al bordo dei tubi in cui viaggeranno.
La forza magnetica creata tirando e spingendo le capsule in alternanza potrà portare le stesse a viaggiare fino ad una velocità di 1200km orari, coprendo quindi tratte molto lunghe in pochissimo tempo.
A credere fortemente nella riuscita del progetto è l’investitore Paolo Barletta, del Gruppo Alchimia, che ha dichiarato di essere sicuro che le tecnologie italiane possano essere di grande supporto a Hyperloop.
Non a caso Barletta ha parlato dei piani che riguardano proprio il nostro Paese. Nella sua dichiarazione al Corriere della sera afferma che si starebbe già pensando a collegamenti tra grandi città come Milano e Roma.
Secondo le stime, un viaggio Roma-Milano potrebbe avere una durata approssimativa di trenta minuti, mantenendo prezzi abbastanza contenuti: tra un biglietto ferroviario (70 euro) e uno aereo (circa 140 euro).
Costi più elevati, invece, potrebbe avere l’installazione dell’infrastruttura: si parla infatti di 60 milioni di Euro per ogni chilometro di tratta. Proprio per questa ragione le prime distanze praticabili potrebbero essere quelle tra aeroporti e centri urbani. Partendo da Roma-Fiumicino e Milano-Malpensa.
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