Un uomo è stato arrestato per l’omicidio della moglie grazie all’app Salute installata sull’iPhone dello stesso assassino. Un caso che sembrava quasi un mistero, ma proprio la nota applicazione dello smartphone di Cupertino, ha permesso agli inquirenti di scoprire la verità e di risalire quindi al marito della vittima, oggi in carcere.
I fatti, come scrive Il Corriere della Sera, risalgono al 12 gennaio del 2018, quando Kathleen West viene trovata morta in strada, di fronte alla propria abitazione situata in quel di Calera, nello stato dell’Alabama (Stati Uniti). Una scena del crimine decisamente enigmatica quella che si è presentata di fronte ai detective: la vittima, 42enne, che di lavoro fa la Webcam model, mamma di una ragazzina di 15 anni, viene trovata con addosso solo un reggiseno sportivo, nonché un iPhone e una bottiglia di Lucid Absinthe, un liquore dall’alto tasso alcolico. Subito, come spesso e volentieri accade negli omicidi di donne, noti anche come femminicidi, i primi sospetti ricadono sul marito, il 47enne Jeff West, che però rimanda al mittente ogni accusa, dichiarandosi innocente fin da subito. Spiega infatti agli inquirenti di aver passato la notte con la moglie ad ubriacarsi, prima di addormentarsi e poi di svegliarsi e di ritrovare senza vita la consorte, aggiungendo che quest’ultima sarebbe deceduta a causa di una caduta accidentale.
L’APP SALUTE DI IPHONE LO INCASTRA: SI ERA DICHIARATO INNOCENTE E INVECE…
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Peccato però che la giuria non abbia creduto all’uomo e alla sua ricostruzione dei fatti, e secondo la stessa il liquore da ben 62 gradi avrebbe avuto un ruolo decisivo nella morte di Kathleen West, ma ben diverso rispetto a quello descritto dal marito: la vittima sarebbe stata infatti uccisa a causa di un colpo in testa con la pesante bottiglia di Lucid Absinthe. A seguito delle indagini si è infatti scoperto come il marito fosse contrario agli spettacoli erotici online della moglie, e al fatto che la stessa vendesse foto e video sul proprio sito web.
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Di conseguenza spesso e volentieri i due litigavano, così come accaduto proprio la notte dell’omicidio, quando Jeff ha lanciato l’iPhone della moglie dalla finestra, lei è uscita a riprenderlo, e lui l’ha colpita alla testa lasciandola in strada senza vita. E qui entra in gioco proprio l’applicazione Salute di cui sopra, che tiene traccia di tutti i movimenti dell’utente, e che ha registrato i 18 passi effettuati da Jeff dopo le ore 23:00, quasi sicuramente quelli per uscire di casa, colpire a morte la moglie e poi rientrare. Di contro, l’app Salute della moglie ha smesso di registrare movimenti. Il 47enne aveva spiegato di essere a letto durante la morte della donna, ma il suo iPhone l’ha smentito.