Cashback di stato verso la rivoluzione? Al vaglio misure anti furbetti

Da quando è scattato il Cashback di stato, il primo gennaio 2021, si sono moltiplicati i casi dei cosiddetti “furbetti del cashback”, ovvero, coloro che, pur di raggiungere un tot numero di transazioni, scalando così la classifica, frazionando gli acquisti.

Cashback di stato e i furbetti (Foto Skytg24.it)
Cashback di stato contro furbetti (Foto Skytg24.it)

Vi avevamo raccontato ad esempio del caso dell’automobilista che aveva diviso 20 euro di carburante in quanto diverse tranche, ma si tratta solamente di uno dei numerosi esempi che potete trovare in rete, e gli ultimi raccontano di ben 148 transazioni divise in due per un pieno di benzina (a Treviso), e un altro guidatore che invece ha pagato addirittura 6 euro in 60 tranche (a Cuneo). Del resto il “bonus” da 1.500 euro per chi esegue più acquisti con i pagamenti consentiti, fa gola a molti, e di conseguenza se ne stanno sentendo di ogni pur di accaparrarsi il ricco premio. Il problema per gli esercenti è che su ogni transazione si paga una commissione, e anche se minima rappresenta una perdita per chi la subisce ingiustamente.

Cashback di stato e furbetti (Foto SkyTg24.it)
Cashback vs furbetti (Foto SkyTg24.it)

CASHBACK DI STATO, STRETTA VERSO I FURBETTI: INTANTO PAGOPA…

POTREBBE INTERESSARTI -> Samsung e il cashback da 500 euro: ecco come fare

Proprio il popolo dei benzinai si sta mobilitando per fare in modo che tale andazzo cessi e sono state messe sul tavolo due proposte: una soglia minima di spesa sotto cui la transazione non viene conteggiata per il cashback, oppure, un tempo minimo fra una transazione e l’altra. Il problema è che allo stato attuale, alla luce della crisi di governo in corso, difficilmente si metterà fra le priorità proprio la modifica del cashback, mentre è più probabile che alcune novità possano essere introdotte a partire dalla prossima estate.

POTREBBE INTERESSARTI -> Cashback di stato con Amazon? Certo che si può, ecco come fare

Nel frattempo verranno eseguiti dei controlli da parte di PagoPa, la società che gestisce l’intera operazione tramite il sistema informatico “Centro Stella dei pagamenti”. Il “software” riesce a leggere tutto, anche le svariate transazioni nel giro di pochi istanti, ma la vigilanza è tutt’altro che semplice tenendo conto che fino ad oggi sono 7.4 milioni i cittadini iscritti al programma e sono già state elaborate ben 178 milioni: come trovare un ago in un pagliaio. Vedremo quindi come evolverà la situazione, nel frattempo, noi proseguiremo ad aggiornarvi su eventuali novità.

Gestione cookie