La lotta di Google ai Malware continua. Malware, termine coniato nel 1990 da Yisrael Radai, precedentemente veniva chiamato virus per computer; quel “codice maligno” che indica un qualsiasi programma informatico usato per disturbare le operazioni svolte da un utente di un computer.
Google ne ha individuato un altro, nel noto Barcode Scanner, un’applicazione che ha superato i dieci milioni di istallazioni, trasformatasi però da efficace scanner di codici a barre in un’applicazione piena di malware.
Il malware non è necessariamente creato per arrecare danni tangibili ad un computer o un sistema informatico, ma va inteso anche come un programma che può rubare di nascosto informazioni di vario tipo, da commerciali a private, senza essere rilevato dall’utente anche per lunghi periodi di tempo.
Oltre a carpire informazioni di nascosto, un malware può essere creato con l’intento di arrecare danni ad un sistema informatico, spesso tramite sabotaggio, oppure può criptare i dati del computer della vittima, estorcendo denaro per la decriptazione.
Google vs Malware: l’utilizzo del Malwarebytes
Il team di Google ha scoperto il dannoso codice malino presente nell’app grazie all’utilizzo del MBAM, un tempo noto come Malwarebytes Anti-Malware, un’applicazione per computer e per smartphone che trova e rimuove i malware, gli exploit e i ransomware in esso presenti.
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Creato da Malwarebytes Corporation, è stato distribuito nel gennaio 2008. È disponibile una versione gratuita, che analizza e rimuove i software malevoli quando viene avviato manualmente. E una versione a pagamento, che fornisce scansioni pianificate, protezione in tempo reale e uno scanner di memoria “flash”.
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Il problema per quei milioni di utenti che hanno scaricato Barcode Scanner è che l’applicazione è stata sì rimossa da Google Play Store, ma è presente ancora in tutti coloro che l’hanno istallata, quindi va tolta manualmente.
Il malware non nasce insieme all’istallazione di Barcode Scanner, ma sembrerebbe un problema nato durante un update dei suoi aggiornamenti, il che lo rende ancora più dannoso visto l’ingente quantità di aggiornamenti che rilascia un’app.
L’esempio di Barcode Scanner evidenzia un fenomeno in forte ascesa. Proliferano i malware, che schematicamente possono essere catalogati in Virus, Worm, Trojan Horse, Backdoor, Spyware, Dialer, Hijacker, Rootkit, Scareware, Rabbit, Adware, Malvertising, File Batch, Keylogger, Rogue antispyware, Ransomware Virus, Bomba L e a Decompressione.