Pfizer/BioNTech certa di poter velocizzare di molto la distribuzione del farmaco grazie ai continui miglioramenti dei processi di produzione.
Ottime notizie sul fronte vaccino anti Covid. Pfizer/BioNTech ha fatto sapere di essere in grado di tagliare della metà i tempi di produzione del farmaco, risolvendo i molti intoppi che stanno affliggendo la distribuzione delle dosi in questa fase iniziale. I dati del 6 febbraio rivelano che solo negli Stati Uniti sono state somministrate 20 milioni e 600 mila dosi.
Tutti i dipartimenti aziendali che lavorano al vaccino stanno affrontando e risolvendo i problemi del processo di produzione che emergono giorno dopo giorno. È la prima volta che un vaccino basato sull’RNA messaggero viene prodotto su una scala così vasta ed è perciò preventivabile che il processo raggiunga presto un piena efficienza, accorciando al massimo i tempi di lavorazione. Vediamo che cosa si aspettano i manager della multinazionale di New York.
Pfizer schiaccia l’acceleratore: ecco quanto tempo verrà risparmiato nella produzione del vaccino
Chaz Calitri, responsabile operativo di Pfizer e a capo dell’impianto in Michigan, ha fatto sapere in un’intervista a USA Today che presto sarà possibile ridurre quasi del 50% il tempo necessario a produrre un lotto di vaccini. A seconda del ciclo di produzione, una partita di vaccini può contenere da uno a tre milioni di dosi. Attualmente, ha spiegato il dirigente, ci vogliono 110 giorni per ultimarne uno, ma grazie alla continua messa punto delle operazioni, presto ne basteranno 60.
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Un’accelerazione così accentuata è dovuta in parte al risparmio di tempo nello sviluppo del DNA che deve essere trascritto dall’RNA messaggero per “insegnare” alle cellule umane a riconoscere e respingere la proteina spike del coronavirus: dai 16 giorni iniziali si è passati a 10. Inoltre, la fase di test e di controllo qualità è più veloce e garantisce l’ok della Food and Drug Administration in tempi più stretti.
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E, fattore probabilmente ancora più importante a media scadenza, Pfizer sta allargando la produzione in tutti e tre gli stabilimenti in Michigan, Missouri e Massachussetts. Notizie decisamente confortanti in una fase in cui l’economia globale e il destino di famiglie e individui dipende strettamente da quanto in fretta il vaccino riuscirà a tirarci fuori dal pantano della pandemia.