La carenza della PS5 ha fatto la felicità dei bagarini, ma Sony non riesce a produrne di più. Finalmente la società ci spiega perché.
Un ultimo quarto 2020 da leccarsi i baffi, almeno in termini di vendite. Sony festeggia il lancio sul mercato della PlayStation 5 che da metà novembre al 31 dicembre ha venduto ben 4,5 milioni di esemplari nel mondo. Un numero che eguaglia quello di PS4 nel trimestre di esordio sul mercato. E che fa impressione specie, alla luce della cronica carenza di cui soffre la nuova consolle giapponese.
Nel presentare i conti degli ultimi tre mesi dell’anno passato, il Chief Financial Officer di Sony, Hiroki Totoki, ha finalmente spiegato perché l’azienda non riesce a far fronte a una domanda incandescente. Ma la carenza di PS5 si traduce sia in vendite con il freno a mano tirato che in un fenomeno di vero e proprio bagarinaggio.
A rimetterci insomma, non è solo Sony, ma anche i consumatori che, quando riescono a trovarne un esemplare, devono pagare un profumato sovrapprezzo al rivenditore. E a quanto pare il problema è strutturale. Vediamo cosa ha da dire l’azienda.
Materie prime e componenti alla base della carenza di PS5
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Secondo il CFO di Sony, il problema non è risolvibile. Totoki ha infatti spiegato che l’azienda giapponese sta facendo di tutto per consegnare il maggior numero di unità ai clienti in attesa, ma che non è possibile aumentare la produzione pareggiando l’offerta alla domanda, perché a essere carenti sono materie prime e parti utilizzate per assemblare la consolle: “Purtroppo riscontriamo una grande scarsità di semiconduttori e altri componenti“.
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A quanto pare, dunque, c’è da aspettarsi un aumento dei prezzi per il modello con lettore ottico (499 euro) e quello all-digital (399 euro). Magari non in tempi brevi, ma probabilmente entro fine anno. D’altra parte, si tratta di prezzi di lancio, che hanno determinato ottime vendite a sentire il manager delle vendite di Sony hanno intaccato i profitti visto che non riescono a coprire i costi dell’hardware. Una pricing strategy possibilmente generata dalla concorrenza con Xbox: Microsoft ha lanciato la Serie S della sua gaming station al prezzo decisamente attraente di 299 euro.