Cashback a rischio? Le dimissioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in programma per oggi, potrebbero portare con sé la cancellazione del programma di rimborsi?
Tornano i ritardi nel conteggio delle operazioni effettuate, valide ai fini del Rimborso di Stato. L’app IO prosegue la sua corsa, ma i problemi persistono. Come vi avevamo anticipato, i pagamenti stanno subendo ritardi che vanno al di là dei canonici tre giorni per vedere caricate le ultime transazioni. In questi giorni numerosi utenti lamentano un blocco delle transazioni al 21 gennaio, giorno nel quale è stato fatto un corposo refresh delle operazioni antecedentemente non registrate.
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Tuttavia PagoPA, in una nota ufficiale, ha fatto sapere di non preoccuparsi. Indipendentemente da quando sono state effettuate le operazioni, verranno conteggiate ai fini del rimborso previsto per la fine del periodo di sei mesi. Attualmente la preoccupazione più grande deriva dalla tenuta del programma di Cashback. Con le imminenti dimissioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, previste per la mattina di oggi, potrebbe venire cancellato il piano Cashback di Stato.
4,7 miliardi di euro, destinati inizialmente al Cashback, che potrebbero essere spostati dal nuovo Governo per dare sostegno ai lavoratori e ai negozianti che hanno visto la loro attività fortemente colpita dalla pandemia. Tra i contrari al piano di rimborso c’è proprio Italia Viva, a differenza di quanto affermato dall’attuale Governo. Il progetto era ed è un mezzo fondamentale nella lotta all’evasione fiscale nonché stimolo per digitalizzare il paese, come sostenuto dall’uscente Giuseppe Conte.
La situazione politica non lascia spazio a conferme, anzi, lascia molti dubbi, tra cui la possibile cancellazione del piano di rimborsi. Come detto, Giuseppe Conte si recherà da Sergio Mattarella, al Quirinale, per presentare le dimissioni formali. Un nuovo Governo che potrebbe essere un Conti-ter, un’altra persona o addirittura elezioni anticipate non lasciano scampo a forti dubbi sulla tenuta del programma.
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A rischio il primo semestre, che va da gennaio a giugno 2021, mentre i rimborsi del piano natalizio dovrebbero essere comunque erogati entro e non oltre il 1 marzo 2021. Un totale di 1.367 miliardi per il primo semestre 2021 e 1.347 miliardi per il secondo semestre che verrebbero spostati in altri lidi. Stesso discordo per la Lotteria degli Scontrini, con partenza programmata al primo gennaio 2021 ma spostata a causa dell’incompatibilità hardware e software dei negozianti.
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