Lancio SpaceX da record. La società spaziale di Elon Musk ha spedito in orbita un numero record di satelliti: 143 in una volta sola.
Rispetto al lancio di inizio anno, con cui sono stati messi in orbita i satelliti Starlink per avere internet via satellite, questa volta la società di Elon Musk alza l’asticella e anche la potenza in gioco. Infatti per questo nuovo lancio è stato utilizzato un Falcon 9, il mezzo attualmente più potente a disposizione, per riuscire a superare la gravità terrestre ad un carico davvero eccezionale.
Più delle agenzie spaziali nazionali e multinazionali infatti SpaceX ha come obiettivo quello di ottimizzare al massimo i costi e di fatto questo volo è diventato una sorta di rocket-sharing, utilizzato da più società per impacchettare in un solo lancio più satelliti, in questo caso addirittura 143, un record.
Stavolta il carico utile è arrivato al limite delle 5 tonnellate, un obiettivo che è stato raggiunto con pieno successo. Nonostante un leggero ritardo il Falcon 9, lo stesso utilizzato per la navicella Crew Dragon Demo-2, ha ottenuto un lancio perfetto coronato dal rientro su una piattaforma marina sull’Atlantico del primo vettore.
Lancio SpaceX perfettamente riuscito: 143 satelliti in orbita e vettore recuperato
Cosa conteneva l’ultimo stadio di lancio? Si trattava di 133 satelliti di varie società a cui sono stati aggiunto altri 10 satelliti Starlink. Questo vanno ad aumentare la copertura globale della futura rete satellitare, che sarà sempre più capillare.
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Anche in questo caso il riutilizzo del primo stadio è stato perfetto: si trattava infatti del quinto lancio. Il vettore ha trasportato a 500 km di altezza tutti i satelliti. Tra le società paganti ci sono SpaceX, NanoRacks, NanoAvionics, Exolaunch, Swarm Technologies, Spaceflight, HawkEye, NASA, iQPS, Umbra Labs, Celestis, Astrocast, Tyvak Nano-Satellite Systems, US DOD, USAF, KelplarianTech, NearSpace, Space Domain Awareness, R2, LINCOLNSHIRE, inOrbit, PlanetiQ, Capella, Kepler, Astro Digital, D-Orbit, Israel defense, spaceQ, UVSQ e altre.
Qui il link per rivedere il lancio e seguire l’orbita attuale: