Le vendite di Intel hanno fatto il boom anche nel 2020. E si è trattato del quinto anno consecutivo per l’azienda guidata da Bob Swan, CEO uscente, che alla pubblicazione dei risultati finanziari del quarto trimestre, ha ufficializzato l’ennesimo record.
A trainare i risultati della compagnia che ha sede a Montainview, sicuramente la risoluzione dei problemi relativi al nodi di processo a 7nm. Lo hanno dichiarato, insieme a Swan, il futuro Amministratore Delegato Pat Gelsinger e il presidente del Consiglio di Amministrazione di Intel Omar Ishrak.
Intel: entrate record, fatturato eccezionale
Le entrate da capogiro registrate dalla Intel hanno superato così tanto le aspettative, da generare un guadagno annuale con un segno “più” a caratteri cubitali. Anche il fatturato è schizzato alle stelle, grazie soprattutto ai segmenti consumer, data center, memorie e il business mobileye.
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Ma parliamo un momento di numeri, la vera notizia. L’utile netto si è attestato sui 5,86 miliardi di dollari: un piccolo calo, così come per i ricavi pari a 20 miliardi (-1% sull’anno precedente). Ma nulla di preoccupante, se si pensa che la previsione del ricavato era di 17,4 miliardi di dollari. Ma tutte le stime, tutte le previsioni, sono state superate. Il fatturato annuale per il 2020 della Intel ha raggiunto in tutto 77,9 miliardi di dollari, pari a un aumento dell’8% rispetto al 2019.
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Aumento del 33% per il mercato consumer, sempre su base annuale. Potrebbero essere molteplici le motivazioni di questo boom: la crescita esponenziale del mercato dei PC, il crescente passaggio allo smartworking di molti lavoratori. Di certo, il risultato si è visto: 40,1 miliardi di entrate nel 2020, 3 miliardi in più rispetto al 2019.
Aumento del 9% su base trimestrale per il Client Computing Group di Intel, che ha registrato vendite per 10,9 miliardi (su una previsione di 9,6 miliardi). E ancora +25% per le vendite dei chip per PC Desktop rispetto al trimestre precedente, ma hanno subito una flessione del 7% year-over-year, raggiungendo un calo del 10% per l’intero anno. Anche i prezzi di vendita medi di Intel hanno registrato un lieve calo trimestrale del 2%, ma sono aumentati del 2% per l’intero anno.
Luci e ombre, insomma, nei rendiconti trimestrali di Intel. Ma la luce, molto forte, dissipa le ombre.