Circolano diverse indiscrezioni negli ultimi giorni, circa la possibilità che il piano Cashback di stato possa terminare prima del previsto. Per quei pochi di voi che non sapessero di cosa stiamo parlando, si tratta del famoso programma statale per incentivale l’utilizzo dei pagamenti digitali, e quindi tracciabili, e che permette, a chi ne fa uso, di ottenere un rimborso del 10%, di quanto speso, fino ad un massimo di 15 euro a transazione. Il piano Cashback di stato segue quello di Natale, in vigore dall’8 al 31 dicembre scorso, e che è stato utilizzato da milioni di italiani. Ma veniamo al quesito iniziale: c’è il rischio che questo programma di incentivi trovi la parola fine a causa della crisi di governo nata dopo lo strappo di Italia Viva? Al momento è difficile dare una risposta certa, fatto sta che sarebbero molti i politici che hanno storto il naso di fronte all’iniziativa, come ad esempio Davide Faraone, capogruppo al Senato di Iv: “Milioni di euro per il cashback mentre mancano gli investimenti per le nuove generazioni e per la sanità. Il presidente del Consiglio continua a lasciare il Paese nella palude”.
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CASHBACK DI STATO, QUALE FUTURO: PER IL TUTTO IL 2021 SI FARA’
Il ministro dell’economia, Gualtieri, ha invece specificato: “Non solo sono aumentate moltissimo le persone che si sono rivolte ai pagamenti digitali e che si sono registrate nelle app della pubblica amministrazione” ma “la quota di piccoli pagamenti è stata estremamente alta”, mentre la viceministra dell’Economia Laura Castelli ha aggiunto: “Certo è che il cashback sta funzionando – ha precisato – ma come tutte le cose va vista in un quadro generale”. Lo stato ha dedicato all’iniziativa 4.7 miliardi di euro, soldi che potrebbero quindi essere destinati ad altro se il governo decidesse di abolire anzitempo il progetto, ma come detto sopra, al momento si tratta solo di ipotesi. Non è da escludere che il programma venga lasciato attivo per i prossimi sei mesi, o magari per tutto l’anno 2021, di modo da tirare le somme a fine anno e capire se abbia portato i suoi frutti, ovvero, diminuire il “nero”. Quasi da escludere quindi uno stop immediato, anche perchè il governo, in un periodo di crisi, tutto ha intenzione di fare, tranne che nuove brutte figure…