Un sito interattivo che serve per allargare gli orizzonti, ridefinire i limiti, proprio come la sua traduzione in italiano: Redefine The Limits. Un sito interessante, che desta tanta curiosità e piacerebbe anche aprire, se non fosse che è meglio non usare con Google Chrome, o in presenza di alcune schede, perché s’impalla il computer e bisogna riavviare il pc.
Se un internauta non si stressa, pazienta e riesce ad aprilo senza snervanti conseguenze, può scattare foto, by Canon naturalmente, dallo spazio, dimenticando così la sua disavventura del riavvio del pc.
Canon e l’utilizzo del microsatellite CE-SAT-1
Quando si ha la fortuna di aprire il benedetto sito, magari talvolta con Internet Explorer oppure Safari, si trovano foto scaricabili già catturate dal microsatellite CE-SAT-1 in orbita dal giugno 2017, a circa 600 Km da Terra, che integra una versione modificata della reflex EOS 5D Mark III con un telescopio da 40 centimetri di tipo Cassegrain.
LEGGI ANCHE >>> Apple ha esteso il programma di riparazione per MacBook Pro da 13 pollici
I satelliti miniaturizzati o “anatroccoli”, sono satelliti artificiali insolitamente piccoli e leggeri, normalmente al di sotto di 500 kg. Uno dei motivi dell’utilizzazione dei microsatelliti è, naturalmente la riduzione dei costi. E Canon vuole sfruttarli.
LEGGI ANCHE >>> Tinder sta cacciando i rivoltosi di Capitol Hill
A bordo del microsatellite CE-SAT-1 c’è anche una compatta PowerShot S110 per immagini di più ampio respiro. Da San José fino ad arrivare alla nostra Venezia, tante foto da scaricare, salvare sul proprio pc, a patto che il sito si apra senza impallare tutto, e usare a proprio piacimento.
L’iniziativa di Canon, lodevole ma funzionante solo con determinati accorgimenti, conferma la volontà della multinazionale giapponese con sede a Tokyo (nel quartiere di Ōta) di mostrare le potenzialità del microsatellite per contribuire a rendere l’imaging spaziale sempre più accessibile, per raccogliere preziosi dati per la salvaguardia del nostro pianeta, come il tracciamento dell’inquinamento degli oceani, l’identificazione degli incendi boschivi, la gestione del traffico e l’ottimizzazione dei raccolti.
A patto sempre che il sito riesca ad aprirsi senza bloccare l’intero pc.
Oltre ai costi di lancio ridotti, un altro vantaggio dei microsatelliti è la possibilità di realizzare tipi di missioni non possibili per satelliti singoli: costellazioni di satelliti per comunicazioni a bassa velocità, raccolta di dati da posizioni differenti, ispezione in orbita di satelliti più grandi.
Insomma, tutto molto bello e interessante, curioso per i nostri occhi e prezioso anche per la salvaguardia ambientale. Ma non aprite quel sito con Google Chrome quando avete due-tre schede…