Lo switch off dal Digitale Terrestre al DVB-T2, che obbligherà i cittadini ad acquistare un TV o un decoder compatibili con la nuova tecnologia qualora non avessero uno post 2017, impone a Sky e Mediaset dei cambiamenti. Domani, però, è già qui.
Per il momento i due colossi dell’emittenza nazionale stanno stravolgendo la numerazione dei propri pacchetti, aggiungendo alcuni canali, rimuovendone altri.
Digitale Terrestre, come e cosa cambiano Sky e Mediaset
Sky ha deciso di cambiare sia il logo di Sky Uno che quello di Sky Atlantic, disponibili rispettivamente sui canali 455 e 456, veicolati in alta definizione.
Si accede ai contenuti Sky sul digitale terrestre attraverso una tessera e un decoder, o un modulo CAM, abilitati alla visione dei servizi a pagamento del digitale terrestre.
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Mediaset dispone attualmente di 5 multiplex sul digitale terrestre che trasmettono le sue reti in chiaro e quelle pay di Sky. I canali vengono trasmessi anche all’interno del multiplex Dfree.
Sul Mux 1 e 5 di Mediaset, dunque, i cambiamenti sono di natura grafica. Per quanto riguarda il Canale Italia Mux 2, invece, sono stati eliminati alcune emittenti televisive e radiofoniche: da Canale Italia 11 a Canale Italia 3 Extra, passando per Volami Nel Cuore e Radio Canale Italia.
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Fondamentale, quindi, effettuare la sintonizzazione per agganciare a pieno le novità.
Tra settembre e giugno 2022, la tecnologia così come noi la conosciamo ora verrà modificata e aggiornata. Il nuovo standard di codifica HEVC permetterà da una parte la trasmissione dei contenuti in alta definizione, dall’altra la liberazione dello spettro di frequenze tra i 694 ed i 790 MHz, che potrà così essere impiegato per lo sviluppo della rete 5G.
Una prima fase, a partire da inizio settembre 2021, prevedrà il progressivo abbandono dello standard di codifica MPEG2 a favore del MPEG4 e il passaggio all’alta definizione, con risoluzione fino a 8K.
Italia suddivisa in quattro aree. La 1 comprende Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. La 2 Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna. L’area 3 comprende Piemonte, Val d’Aosta, Lombardia e Trentino-Alto Adige, mentre la 4 Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.