Si fa un gran parlare del digitale terrestre di nuova generazione. Quel sistema Tv che entrerà in funzione dal prossimo settembre, che si pone come obiettivi di migliorare la qualità della televisione italiana, lanciando canali con risoluzione 4K. E che, soprattutto, tende a lasciare libere le frequenze necessarie al lancio del tanto atteso 5G.
Accanto al DVB T2, codice che indica il nuovo digitale terrestre e che gli italiani impareranno presto a conoscere, si inizia a parlare anche di HEVC (High Efficiency Video Coding), uno dei codici più utilizzati e più avanzati disponibili sul mercato.
Digitale terrestre: cos’è il codice HEVC
Ma di cosa parliamo quando menzioniamo il codice HEVC? Conosciuto anche con la sigla di H.265, il codice HEVC è uno standard di codifica ad alta efficienza che supporta filmati con risoluzioni fino ad 8K, e migliora notevolmente la qualità dei video. Questa è la ragione per la quale è stato scelto per essere accostato al digitale terrestre di nuova generazione.
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Ma in sostanza che cosa vorrà mai dire DVB T-2 HEVC? Iniziamo col dire che DVB T-2 ed HEVC non sono la stessa cosa, ma si tratta di due tecnologie ben differenti. La sigla DVB T-2 si riferisce alla tecnologia utilizzata per la trasmissione del nuovo digitale terrestre, mentre HEVC, come abbiamo visto, è lo standard di codifica. Insieme formano le due nuove tecnologie utilizzate per il digitale terrestre di nuova generazione.
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Il DVB T-2 permette di migliorare enormemente la qualità della trasmissione video e incrementa del 50% la capacità trasmissiva a parità di banda. Il DVB T-2 è stato scelto per liberare la banda a 700Mhz, utilizzata finora per la trasmissione televisiva, per cederla agli operatori telefonici per il 5G.
Per sapere se il televisore di casa è compatibile con il nuovo sistema di codifica, è sufficiente verificare se sono visibili i cartelli di verifica sui canali 100 (RAI) e 200 (Mediaset) trasmessi rispettivamente dai mux Rai 1 e Mediaset 4. Se i cartelli, già in onda con segnale HEVC Main 10, sono visibili, vuol dire che la televisione è pronta per il primo switch e anche per il secondo del 2022. Altrimenti, è il caso di adeguare la Tv con un ricevitore esterno o, in casi estremi, cambiare direttamente il dispositivo.