Si chiama: Guns, Weapons and Explosives Control Bill. Nuova legge dello Stato di Singapore simile all’Arms and Explosives Act già esistente, ma con norme ancora più restringenti che potrebbero preoccupare non poco il mercato dei progetti di armi da fuoco realizzate con una stampante 3D.
Le stampanti 3D già esistono da circa due decenni, ma con il passare del tempo sono migliorate a tal punto che dal 2015 ad oggi ne sono state vendute milioni, grazie al crollo del prezzo (sceso fino a 500 euro, anche se variabile naturalmente a seconda del modello) dovuto al forte ribasso del costo delle tecnologie di stampa FDM. La nuova legge del centro finanziario globale orientale rischia di mettere un bel freno a mano all’avanzata armi da fuoco stampate in 3D.
Armi: vietata la produzione domestica con stampante 3D
La nuova legge di Singapore, una risposta al divieto di scambio in territorio statunitense, vieta ai cittadini dell’isola (città-stato situata a sud della Malesia) di possedere progetti digitali di pistole da stampare in 3D, senza una regolare licenza. Inasprendo le sanzioni, con un solo compromesso: non si vieta la detenzione del prodotto finale ma se ne impedisce la produzione domestica.
LEGGI ANCHE >>> Impossibile comprare online nel Regno Unito, ecco le conseguenze della Brexit
In pratica non si possono commercializzare i file. Questo perché con una stampante 3D è possibile realizzare oggetti, principalmente in termoplastica, partendo da un disegno tridimensionale, fatto con appositi programmi Cad (Computer Aided Design) o scaricato semplicemente da Internet.
LEGGI ANCHE >>> Acer presenta il monitor perfetto per PS5 e Xbox Series X: 4K e 120 Hz
La facilità del reperimento dei progetti per una stampante in 3D è uno dei fattori che ha favorito l’esplosione delle armi stampante in 3D. Dal suo uso all’abuso il passo è breve.
Finché l’utilizzo di una stampante 3D si concentra principalmente su medicina ed edilizia, puntando anche su moltissimi oggetti nella comodità della propria casa – che siano questi prototipi o progetti scaricati da internet – non può che rappresentare una valida miglioria per il progresso. Ma con le armi non ci si scherza troppo, figuriamoci con quelle nate da una stampante 3D diventata di uso comune.