Sono numerose le testimonianze dirette del “Full Self-Driving” di Tesla, il sistema di guida autonoma sviluppato dalla casa automobilistica di proprietà di Elon Musk, che permette appunto ad una vettura di fare “tutto da se”. Il sistema è disponibile in fase beta dallo scorso autunno, ed è stato decisamente testato da un fortunato possessore di una Model 3 Performance dotato appunto di FSD: lo stesso si è messo in viaggio da San Francisco arrivando fino a Los Angeles, un viaggio di ben 600 chilometri dal nord a sud della California, che è stato ripreso interamente in time-lapse dallo stesso “guidatore”, e che ha così confermato la capacità della guida autonoma di Tesla. Il costruttore americano ha rilasciato un importante aggiornamento per il proprio software, al momento riservato solamente ad alcuni clienti selezionati, e chi lo prova vuole mostrare la reale fattibilità di non utilizzare le mani ne tanto meno i piedi per guidare da un punto all’altro.
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Tesla Model 3 e i 600 km in guida autonoma
Nel dettaglio il sistema di guida autonoma di Tesla è passato dalla FSD beta in città, fino al Navigate on Autopilot in autostrada, e non ha evidenziato alcuna pecca in tutti i seicento chilometri del viaggio, ad eccezione di un “piccolo problema” in città, quando l’auto ha cambiato carreggiata a causa di sporco sulla strada, ma senza alcun reale motivo, e obbligando quindi il guidatore a intervenire. E’ bene infatti ricordare che durante la guida autonoma l’automobilista deve rimanere comunque vigile e attento, non può ad esempio dormire, giocare con lo smartphone o leggere un libro, almeno per il momento, poi in futuro si vedrà. Da segnalare anche che durante il viaggio della Tesla, la Model 3 ha dovuto effettuare un doppio stop per ricaricare le batterie, che si sarebbe potuto ridurre a uno se l’auto fosse partita con il 100% di ricarica.