Facebook sotto accusa per comportamenti anticoncorrenziali e metodi sleali di competizione

Secondo Federal Trade Commission, Facebook ha adottato strategie anticoncorrenziali che tendono ad imporre il monopolio sul mercato dei social network.

Mark Zuckerberg
Mark Zuckerberg Photo by Facebook

Questa storia sembra di averla già sentita, anche perché è da tempo che si dice che Facebook voglia dominare nel mondo social. In effetti, è opinione comune che il social network provi continuamente a monopolizzare il mercato dedicato ai social network.

Così, l’FTC (Federal Trade Commission), l’agenzia governativa statunitense per la tutela dei consumatori e della privacy, e la procura generale di New York hanno denunciato l’azienda di Zuckerberg per i comportamenti scorrenti nella gestione dei rapporti concorrenziali.

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Facebook sotto accusa

Dominio Facebook
Dominio Facebook Foto di Gerd Altmann da Pixabay

La denuncia è stata sottoscritta anche dalle procure di altri 45 Stati, e da quelle del District of Columbia e di Guam. La procura di New York ha dimostrato che l’azienda, negli ultimi dieci anni, ha sfruttato il proprio potere per dominare nel mercato e per reprimere la concorrenza, il più delle volte, a spese degli utenti. Gli unici stati americani che non hanno voluto partecipare alla causa sono Georgia, South Dakota, Alabama e South Carolina.

Nella fattispecie, la questione riguarda l’acquisizione di Instagram, nel 2012, e di WhatsApp, nel 2014. L’obiettivo della società di Zuckerberg era quello di monitorare le minacce contro il suo dominio. Nel caso di Instagram, in un primo momento, il piano era quello di provare a batterlo proponendo un servizio ed un’offerta superiori. Ma, vista la difficoltà nel confronto, la soluzione migliore fu quella di assorbire la società.

Secondo l’accusa, anche riguardo WhatsApp, la manovra è stata fatta in maniera simile. L’app di messaggistica istantanea ha raggiunto, in poco tempo, un notevole successo e questo poteva essere d’intralcio ai programmi di Facebook.

Per i motivi suddetti, la procura generale di New York ha richiesto, ufficialmente, che il potere della società venga limitato, attraverso il divieto di acquisizioni sopra i 10 milioni di dollari senza il consenso dello stato di New York. Inoltre ha richiesto di valutare la possibilità di imporre a Facebook la “cessione o ristrutturazione” di Instagram e WhatsApp o di altre sue attuali attività.

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Dopo l’annuncio delle cause legali, le azioni di Facebook sono diminuite del 2%.

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