Ticket Master hackera il network di una piccola concorrente tentando di strapparle gli artisti migliori: rubate le password e i dati operativi dell’azienda.
Ticket Master condannata per spionaggio industriale. Il colosso della distribuzione dei biglietti di eventi live ha hackerato il network di un’azienda concorrente, chiamata CrowdSurge. Il cyber crime ha avuto luogo tra il 2013 e il 2015, anche se la denuncia è arrivata solo nel 2017. La sentenza costringe Ticketmaster e la sua controllante Live Nation a pagare una multa da 10 milioni di dollari, cifra tutto sommato accettabile alla luce delle accuse per un leader industriale di queste proporzioni.
Ticket Master si è resa protagonista di una condotta che ha azzerato la competitività di una rivale di mercato di proporzioni ben più ridotte, la CrowdSurge appunto. Le figure di spicco sul banco degli imputati sono l’allora manager di Ticket Master, Zeeshan Zaidi, e un ex dipendente della società vittima dell’hackeraggio, Stephen Mead. Ma vediamo come Ticket Master ha sfruttato il suo impiegato per accedere al network di CrowdSurge, rubandogli parte del giro di affari.
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Ecco come Ticket Master ha hackerato il Network della concorrente
Assunto in Ticket Master nel 2013, Stephen Mead ha rivelato le credenziali della sua ex company al nuovo datore di lavoro, che ha rubato le password e così avuto accesso ai dati informatici di CrowdSurge. I dati sono stati addirittura resi pubblici in azienda durante un meeting del 2014, in cui Mead ha presentato le operazioni di CrowdSurge, i suoi web analytics, i processi di produzione e di logistica.
Come se tutto ciò non bastasse, l’azienda che vende i biglietti dei maggiori concerti ed eventi sportivi in tutto il mondo, ha preso visione delle pagine con cui CrowdSurge preparava il ticketing per il proprio rooster di artisti. Non appena identificati, Ticket Master li abbordava per convincerli a passare alla propria – ben più potente – scuderia.
Come detto, Ticket Master dovrà sborsare “soli” dieci milioni di dollari. Tuttavia, esce malissimo da questa storia, essendo stata colta in flagrante mentre esercitava una palese posizione di monopolio illegale e spionaggio industriale. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, il data leakage si è fermato nel 2015, proprio l’anno in cui CrowdSurge è stata assorbita da SongKick, app che segnala concerti ed eventi live.
La stessa SongKick aveva già denunciato Live Nation per concorrenza sleale anche nei propri confronti. Live Nation ha implicitamente ammesso di aver tenuto una condotta scorretta, patteggiando una soluzione amichevole – si fa per dire – direttamente con SongKick, che ha ricevuto ben 110 milioni di dollari più una cifra mai rivelata per cedere alla concorrente anche la propria tecnologia, i propri brevetti e tutti gli asset rimanenti.
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Ovviamente soddisfatti i vertici di Ticket Master, che si erano sbarazzati di Zaidi e Mead nel 2017 e che per i prossimi tre anni dovranno presentare dei report sulla propria condotta concorrenziale in base alla Legge su Frodi e Abusi Informatici del 1986 (Computer Fraud and Abuse Act).