Era stato preannunciato il rischio di un possibile cybercrime legato alla vendita del vaccino anti-Covid. Chiusi più di 100 siti.
Situazione appetibile per il cybercrimine. Il vaccino anti-Covid è finito nel mirino di un gruppo di truffatori. Un’operazione di vigilanza condotta durante questo mese, dai Nas e dal Ministero della Salute, mirata a sorvegliare possibili truffe su falsi vaccini.
Diversi siti web, su server stranieri e con riferimenti a gestori ignoti, sono stati monitorati e, in seguito, risultati spam, a causa di pubblicità ed offerte su diverse tipologie di farmaci, alcuni legati all’emergenza Covid.
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Falso vaccino anti-Covid su 102 siti
L’operazione portata avanti dai Nas ha dato buoni frutti. La minaccia di vendita falsi vaccini era nell’aria, per questo, le forze dell’ordine hanno preferito prevenire possibili danni. Sul web, una serie di farmaci soggetti ad obbligo di prescrizione e, per giunta, vendibili solo in farmacia.
Alcuni, tra questi, contenevano principi attivi soggetti a particolari restrizioni d’uso e specifiche indicazioni d’impiego nel contrastare le infezioni correlate al Sars-CoV-2. Primo fra tutti è l’antimalarico clorochina, un principio attivo simile all’idrossiclorochina, indicati alcuni giorni fa dall’AIFA nella lista degli elementi utili a combattere le reazioni del virus, oltre agli antivirali Lopinavir/Ritonavir.
Scorrendo le pagine, era possibile trovare anche antivirali come il Ribavirin, nonché medicinali contenenti l’antinfiammatorio Indometacina, la cui somministrazione, in assenza di supervisione medica, può generare gravissimi effetti collaterali.
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L’operazione è ancora in corso e, al momento, sono sotto controllo circa altri 400 siti, di cui alcuni già oscurati. Come sempre, il consiglio è di fare attenzione a simili pubblicità sul web. Per qualsiasi dubbio, è sempre meglio contattare il proprio medico o il proprio farmacista.