Samsung e i ‘pochi’ smartphone venduti nel 2020: mai così male dal 2011

Samsung (Foto Samsung.com)

Samsung potrebbe chiudere in negativo il 2020 in quanto a vendite di smartphone, con numeri che non si registravano da ben 9 anni, precisamente dal 2011. In totale, se le previsioni venissero confermate, l’azienda sudcoreana si assesterà sui 270 milioni di pezzi fra smartphone e future phone, un risultato sotto i 300 milioni così come spiegato da ETNews. Non si tratta comunque di semplici previsioni nefaste, in quanto l’analisi è stata elaborata sui dati ufficiali riguardanti la fine del Q3, quindi lo scorso mese di settembre, che raccontavano di 189.4 milioni di telefoni venduti, per una media di circa 63 milioni ad ogni trimestre. Nel Q4, quello storicamente più forte perchè comprendente il Black Friday e il Natale, Samsung si presume sia riuscita a vendere almeno 80 milioni di dispositivi, raggiungendo quindi la cifra di cui sopra.

Samsung (Foto Samsung.com)

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SAMSUNG MALE NELLE VENDITE NEL 2020: MA NEL 2021 CI SARA’ LA RIPRESA

Si chiude quindi un 2020 decisamente turbolento per il mondo dell’elettronica, a causa della pandemia di covid e della difficoltà nel reperire i pezzi per assemblare i prodotti. Ma l’anno che sta per arrivare, il 2021, dovrebbe servire alla maggior parte delle multinazionali, Samsung compresa, di rialzare la testa, spinta dalla fine della pandemia, o per lo meno così sembra grazie al vaccino. Proprio per questo l’azienda di tecnologia punta a vendere almeno 307 milioni di dispositivi in tutto il mondo nel corso dei prossimi 12 mesi, e di questi, almeno 287 milioni dovrebbero essere smartphone (a cominciare dall’attesissimo Galaxy S21), con i restanti 20 milioni invece feature phone (simili ai vecchi cellulari giusto per intenderci). Si tratta tra l’altro di una stima al ribasso, visto che anche il 2021 sarà comunque in ogni caso caratterizzato dalla coda della pandemia, almeno per i primi sei mesi, di conseguenza, le cifre finali di vendita potrebbero essere ben più alte rispetto a quelle indicate. Non ci resta quindi che attendere e vedere cosa succederà.

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