Da oggi in poi Facebook, così come altri gruppi, non potrà controllare eventuali abusi sui minori: tutto questo per “colpa” di una normativa UE
Facebook ed altri gruppi d’ora in poi avranno limitazioni nell’accesso alle comunicazioni private, a seguito della normativa europea entrata in vigore da oggi. Una mossa da parte dell’Ue per proteggere al meglio la privacy degli utenti. Questo, però, potrebbe portare alcune conseguenze avverse per gli utenti stessi. In particolare, diversi problemi si potrebbero verificare in tema di salvaguardia dei minori.
Facebook, segnale all’Ue: serve collaborazione per proteggere i minori
Con la nuova normativa Facebook sarà impossibilitato ad analizzare e carpire le comunicazioni private per scoperchiare eventualmente canali di diffusione di abusi su minori. Negli ultimi anni, grazie a tutto ciò, sono stati scovati molteplici messaggi e milioni di utenti, salvaguardando molti minori. Come già detto, questo non sarà più possibile in nome della privacy.
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La Facebook Inc., con l’intento di trovare un punto di equilibrio, aveva precedentemente avvisato le autorità europee di prendere provvedimenti per evitare le conseguenze della nuova normativa. Gli appelli, però, non sono stati considerati e questo potrebbe pesare sulle coscienze di chi non ha pensato nemmeno per un attimo ai minori e non solo.
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L’azienda americana ha comunque lanciato un nuovo segnale all’Unione Europea dicendosi disposta a collaborare per trovare una soluzione. Basterà trovare un equilibrio tra privacy e sicurezza delle persone.
In Italia, negli ultimi tempi, sono state diverse le operazioni portate a termine dalla Polizia anche contro la pedopornografia e simili. Si spera, ovviamente, che tutto questo non vada ad inficiare anche nel lavoro che ogni giorno eroi in divisa compiono in nome della sicurezza di bambini e ragazzi.