La corsa ai diritti TV per la Serie A diventa sempre più intensa. Al momento, Amazon sembra in cima alla lista tra i papabili vincitori.
L’ascesa di Amazon sembra sempre più vicina. Dopo i diritti TV di Champions League per le partite del mercoledì sera, sembra sia molto vicina ad accaparrarsi anche quelli per la Serie A. Si delinea, così, il futuro della televisione, sempre più seguita sui canali streaming.
Il servizio pubblico risente di un forte calo, mentre la pay TV ha raggiunto numeri incredibili. Le TV a pagamento hanno raggiunto una parità di spettatori con Rai e Mediaset. In alcune circostanze, vi è addirittura uno scavalcamento.
Per questo, le piattaforme streaming provano a cavalcare l’onda. Sky e DAZN concorrono nella lotta ai diritti TV di serie A, sperando in qualche sconto dalla stessa. Amazon, al contrario, sembra non badare a spese.
Amazon, capolista nella lotta ad diritti TV di Serie A
La presenza delle pay TV sul podio conferma la tendenza a seguire molto più le TV a pagamento. Come spiegato da Francesco Devescovi, ricercatore presso Il Fatto Quotidiano, la TV free sta perdendo audience e, man mano, perderà anche ricavi. Tutto dipende, principalmente, dalla politica che è ferma sul marketing televisivo, è così che le pay TV possono approfittare con facilità.
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La privatizzazione del sistema e, contemporaneamente, la “dipendenza” del servizio pubblico dal Parlamento hanno, di fatto, bloccato il sistema di trasmissione basato sul cavo. La Rai, nel tempo, ha provavo ad allentare questo legame con i partiti, ma senza avere risultati.
In questo clima, compare Amazon che sembra, apparentemente, interessata ad investire nel settore televisivo. In realtà, pare si tratti solo di una strategia di mercato: l’obiettivo di Amazon è quello di allargare la propria clientela ed accrescere la fidelizzazione.
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Stando, quindi, alle ultime indagini, sarà la grande e-commerce ad avere la meglio. Secondo gli ultimi aggiornamenti, come accade per Netflix, anche Prime Video potrà essere visibile sui decoder Sky come piattaforma esterna, così che quest’ultima non incorra nella possibilità di perdere la propria utenza.