Chang’e-5 è tornato sulla Terra con un pezzo di Luna

Chang’e-5, protagonista della missione cinese sulla Luna, è tornato a Terra con 1,8 kg di materiale lunare. Missione compiuta per la capsula dei cinesi.

Non accadeva addirittura dagli anni 70 che una missione portasse sulla Terra alcuni campioni della Luna. L’operazione Cinese è solo una piccola parte di una più vasta missione che riporterà l’uomo sulla Luna, e lo farà in pianta stabile con un vero e proprio insediamento spaziale.

Era il primo dicembre quando Chang’e-5 si preparava all’allunaggio e oggi, dopo circa due settimane, siamo pronti ad analizzare quanto raccolto dalla capsula. La cinese Chang’e-5 è dunque tornata a casa nella giornata di oggi, atterrando in Mongolia con a bordo alcuni campioni della Luna: missione compiuta.

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Chang’e-5: la Cina ora punta dritta alle stazioni lunari

Chang'e-5
Chang’e-5, la capsula cinese sul suolo lunare (via wikipedia.com)

Secondo quanto riportato dai colleghi cinesi di Xinhua, un team di ricerca ha recuperato sia la capsula che il paracadute, insieme agli 1,8 kg di roccia lunare, motivo per cui è stato fatto volare lo spacecraft. Come detto si tratta della punta dell’iceberg per quanto concerne gli obbiettivi nell’ambito dell’esplorazione spaziale dei prossimi anni.

L’agenzia spaziale cinese punta a creare stazioni lunari per riportare i suoi astronauti sul nostro satellite in pianta stabile. L’obbiettivo è studiarne il suolo, la conformazione e, più avanti, aiutarci a raggiungere Marte parendo proprio dal nostro satellite. Chang’e-5 ha raccolto circa 2 kg di materiale proveniente dalla Luna, in una zona più giovane di quella esplorata dalle missioni Apollo tra gli anni 60 e 70.

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La notizia del ritorno a casa della capsula cinese arriva a poche ore di distanza da quella che ha come protagonista la missione di Hayabusa2. Ieri, su Twitter, la JAXA ha confermato il ritorno della sua capsula che aveva come obbiettivo raccogliere alcuni campioni dell’asteroide Ryugu: missione compiuta anche per i giapponesi.

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