L’Italia cresce lenta nella trasformazione digitale, soprattutto rispetto agli altri paesi europei e rimane ancora fanalino di coda.
La conferma arriva da una ricerca che eToro, un portale dedicato agli investimenti online, ha chiesto al Cebr, il Center for Economics and Business Research, sul vecchio continente. Il nostro paese, complice la pandemia e il lockdown, ha scoperto le potenzialità dei servizi online, ma non ha visto crescere le proprio competenze nel campo finanziario.
Uno degli esempio è l’home banking: ancora molti italiani continuano a preferire le sedi fisiche delle banche, nonostante la tendenza attuale degli istituti di credito sia quella di eliminare progressivamente gli sportelli, lasciando a disposizione solo una rappresentanza meno diramata sul terriotorio. In Europa il 24% dei cittadini utilizza questo strumento digitale almeno ogni giorno, mentre il 77% lo fa almeno una volta a settimana.
Trasformazione digitale, l’Italia utilizza poco i servizi finanziari online
Questi dati non vengono confermati sul nostro territorio. Infatti gli italiani che accedono telematicamente alle banche sono solo il 36% ogni tre mesi, mentre questo dato raggiunge punte del 91% in Danimarca e nei Paesi Bassi.
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In testa alla classifica del digital transformation c’è ancora il paese scandinavo, valutato 58 punti nell’indice della DT. Al secondo posto però si trova un paes mediterraneo, la Spagna, dove tuttavia emerge una maggiore preoccupazione, rispetto agli altri paesi, per eventuali frodi elettroniche e per la sicurezza.
Il paese che invece ha dimostrato il maggior indice di “penetrazione digitale” è il Regno Unito, dove l’utilizzo della moneta elettronica è diffusissimo.
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Come detto l’Italia è al nono è ultimo posto nella classifica generale e all’ottavo per quanto riguarda il Digital Engagement. Sotto di noi c’è solo la Romania, ma anche per l”immediato futuro non si prevedono crescite tumultuose, visto che il 36% dei partecipanti al sondaggio ha confermato che farebbe un qualche tipo di resistenza nel caso di un digitalizzazione eccessiva del luogo di lavoro.