Un attacco andato a buon fine. I cybercriminali ora sono in possesso di informazioni sul vaccino contro il Covid-19.
I sistemi dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) sono stati violati. L’ente custodiva i documenti relativi allo sviluppo del vaccino per il COVID-19, rilasciati dall’azienda Pfizer-BioNTech.
Tra le informazioni contenute nei documenti vi erano quelle sui fornitori e i distributori, ma nulla che riguardasse, per fortuna, i dati delle persone coinvolte nella sperimentazione.
Lo sviluppo del vaccino è iniziato molti mesi fa e, nelle ultime settimane, si era avuta la conferma che il progetto era stato completato con esito positivo. Proprio per questo, a partire dall’inizio del 2021, dovrebbe iniziare la distribuzione.
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Attacco hacker ai documenti sul vaccino anti Covid-19
Un attacco informatico avvenuto qualche giorno fa non ha preso di mira Pfizer, l’azienda farmaceutica statunitense, o BioNTech, l’azienda tedesca biofarmaceutica, bensì l’EMA, l’agenzia europea che ha come compito quello di esaminare attentamente i medicinali prima della distribuzione sul mercato.
In qualche modo, gli hacker dovevano essere a conoscenza di una maggiore vulnerabilità, dal punto di vista informatico, dell’agenzia. Al momento, secondo le dichiarazioni di Pfize e BioNTech, sono entrati in possesso solo di informazioni relative alla sperimentazione del vaccino, ma non è ancora chiaro se i cybercriminali avevano come obiettivo altri dati dell’EMA.
La cosa più importante è che le due aziende farmaceutiche hanno assicurato che non sono stati compromessi i dati dei partecipanti alla sperimentazione. Inoltre, confermano che questo incidente non inciderà affatto sulla tempistica di distribuzione del vaccino Covid-19.
Entro il 29 dicembre sarà ultimata la revisione per dare il via alle vaccinazioni. Ricordiamo, infatti, che il più grande esempio di esito positivo riguarda quello della vaccinazione effettuata ad una signora irlandese di 90 anni.
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L’unico problema relativo all’attacco riguarda il fatto che alcuni di questi dati riguardano la presentazione della domanda di autorizzazione per il vaccino COVID-19. Questi dettagli sono molto importanti e fanno gola ad altri paesi che sono interessati a sviluppare il vaccino.