Se pensavate che, durante il lockdown, i cittadini avessero mangiato solo pizza vi sbagliavate. Giuseppe Vicenzi conferma che c’è stata anche un’impennata di tiramisù, grazie alla copiosa vendita di savoiardi di Matilde Vicenzi.
Un’intervista fatta al famoso pasticcere Giuseppe Vicenzi ha reso noti questi dettagli. Migliaia o, forse, milioni di tiramisù hanno riempito le pance degli italiani durante il lockdown da marzo fino a fine maggio. Dopo la pizza, ci voleva il dolce e gli italiani hanno scelto il tiramisù.
Vicenzi, infatti, ha registrato un aumento incredibile delle entrate dell’azienda, sottolineando che la vendita dei savoiardi Vicenzovo è cresciuta del 50% a 600 tonnellate al mese, in aprile è raddoppiata a 700 tonnellate. Sicuramente, numeri da record.
L’azienda, fondata nel 1905 da Matilde Vicenzi (nonna di Giuseppe), è famosa non solo per i savoiardi ma anche per i biscotti Grisbì, le millefoglie e gli amaretti.
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Le abitudini del lockdown
Abbiamo già affrontato la questione relativa all’incremento dell’uso di dispositivi tecnologici durante la quarantena. Ma si è parlato anche tanto della pizza e della carenza di lievito, dei film e delle serie TV, dei giochi da tavolo organizzati in famiglia.
Sono stati tanti i momenti di convivialità e di allegria, malgrado si vivesse una fase di paura e preoccupazioni legate a tutte le conseguenze che avrebbe portato la pandemia. Forse, proprio l’atto di cucinare ha rappresentato un enorme fonte di attrazione per tutti i componenti della famiglia.
Secondo alcuni dati, i momenti dedicati alla cucina hanno riguardato 63,6% dei casi, una percentuale molto alta che confermerebbe le dichiarazioni di Giuseppe Vicenzi sull’elevato numero di tiramisù preparati durante il lockdown.
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