Apple ha deciso di posticipare l’introduzione della sua funzione di controllo del tracciamento. A svelarlo è stata in questi giorni la stessa multinazionale di Cupertino, dopo aver ricevuto una lettera di alcuni organizzazioni per i diritti umani. Non vi è una data precisa su quando la funzione di controllo del tracciamento di Apple verrà introdotta, ma presumibilmente il tempo prescelto dovrebbe essere il 2021. A replicare alle otto organizzazioni per i diritti civili e umani, che chiedevano appunto lumi alla Mela sullo strumento tracking prevention annunciato con iOS 14, è stato Jane Horvath, privacy senior director di Apple. Questi ha puntato il focus della questione sulla privacy, rimarcando per l’ennesima volta quanto sia importante per l’azienda di californiano, ed inoltre, è stato sottolineato come si sia voluto dare semplicemente più tempo agli sviluppatori, di modo che questi possano adeguarsi al meglio a questa novità, sviluppando la funzione di controllo nel miglior modo possibile.
Ovviamente toccherà all’utente decidere o meno se fornire la propria autorizzazione al tracciamento, il che sarà utile in particolare per motivi pubblicitari. Nella lettera di risposta, Jane Horvarth ha voluto mandare qualche frecciatina a Facebook, che ha sempre espresso perplessità nei confronti della funzione di controllo del tracciamento di casa Apple: “Facebook e altri hanno un approccio molto diverso al targetin – le parole di Horvarth riportate da iphoneitalia.com – non solo consentono il raggruppamento degli utenti in segmenti, ma utilizzano dati dettagliati sull’attività di navigazione online per fornire annunci. I dirigenti di Facebook hanno chiarito che il loro intento è quello di raccogliere quanti più dati possibile su prodotti sia proprietari che di terze parti per sviluppare e monetizzare con profili dettagliati dei loro utenti“. Immediata la replica del social di Zuckerberg, giunta via Bloomberg: “Stanno usando la loro posizione dominante sul mercato per prediligere la propria raccolta di dati rendendo quasi impossibile per i loro concorrenti utilizzare gli stessi dati. Affermano che si tratta di privacy, ma è semplice profitto. La verità è che Apple ha ampliato la sua attività nella pubblicità e attraverso le sue modifiche a iOS14 sta cercando di spostare Internet gratuito in app e servizi a pagamento da cui traggono profitto. Tutto questo fa parte di una trasformazione del business di Apple da prodotti hardware innovativi a software e media basati sui dati”. La sensazione è che da qui al prossimo anno ne vedremo delle belle…
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