Oggi, 20 novembre 2020, è la “Giornata mondiale sui diritti dell’infanzia”, un tema molto sentito in questo periodo. Google gli dedica il Doodle sulla homepage.
Anche oggi Google ha dedicato un doodle ad un’importante ricorrenza, la “Giornata mondiale sui diritti dell’infanzia”. Un tema, tra l’altro, particolarmente attuale durante la pandemia, considerando che a causa del Covid-19 i bambini non hanno la possibilità di vivere la loro infanzia serenamente.
Molti di loro non dimenticheranno mai questa condizione così insolita, un periodo in cui non ci sono abbracci, non ci sono amici, non ci sono momenti all’aria aperta. Alcuni ricorderanno di aver indossato una mascherina, speriamo ricordino di averlo fatto in quanto piccoli “supereroi”.
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Un doodle per l’infanzia
Il doodle di Google è nato nel 1998, in una maniera piuttosto bizzarra. Quel giorno, i due fondatori, Larry e Sergey erano impegnati a giocherellare col logo per segnalare agli utenti che avrebbero partecipato al festival Burning Man, inserendo una piccola immagine nella seconda “o” di “google”.
Da allora, nacque l’abitudine di decorare il logo ogniqualvolta ci sarebbero state ricorrenze importanti da mettere in risalto sull’homepage di Google. All’epoca il webmaster che realizzò i primi doodles era solo uno stagista. Oggi, Dennis Hwang (quel webmaster) è il “chief doodler” dell’azienda.
La “Giornata mondiale sui diritti dell’infanzia” è senz’alcun dubbio una di quelle ricorrenze rilevanti. In tanti paesi, il significato dell’infanzia non ha alcun valore, nonostante si tratti del momento più importante della vita dell’uomo.
Una fase in cui il bambino inizia a conoscere se stesso e il mondo: tutto ciò con cui ha a che fare viene assorbito e diventa un bagaglio fondamentale per la propria crescita. Negare l’infanzia significa negare la vita. È importante che Google ci aiuti a ricordarlo.
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