Era il 20 novembre 1985 quando il sistema operativo Windows faceva il suo debutto ufficiale. La novità non fu accolta con piacere, poiché consideravano i requisiti troppo elevati (256 kB) e le prestazioni non all’altezza delle aspettative. 
Accadde poche ore dopo l’incontro fra Reagan e Gorbaciov. Microsoft lanciava la prima versione di Windows, la 1.01. Anche l’interfaccia risultò poco piacevole, creata per introdurre il sistema di puntamento, ovvero il mouse, nonostante fosse già in circolazione da una ventina d’anni.
Ma gli insuccessi non riguardarono soltanto l’interfaccia e le prestazioni.
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Il sistema Windows, dalla prima all’ultima versione
Windows 1.01 lavorava sul sistema MS-DOS, una piattaforma non più in produzione che ha accompagnato il festeggiato fino al 2001. In quei tempi, gli sviluppatori di Microsoft furono ampiamente screditati, e qualcuno pronosticò che non sarebbero mai arrivati da nessuna parte con questo progetto.
Le cose non sono andate proprio così. La piattaforma iniziò a trovare riscontri in diversi settori. Malgrado le imperfezioni, Windows con MS-DOS sembrava attecchire, pur facendo solo da interfaccia grafica.
Solo qualche anno dopo, a partire dal 1995, il sistema viene rilasciato in forma ibrida con Windows 95. Questo, insieme al 98 e ad XP furono le versioni più stabili, durature e richieste di sempre. Le altre, rilasciato nel mezzo, topparono all’istante.
Ci sono aziende che hanno lavorato su XP fino ad un paio d’anni fa. Infatti, il passaggio alle ultime versioni, per molti, è stato graduale, viste le novità integrate che dovevano metabolizzare.
Tutt’ora, Windows presenta continue carenze. Le patch rilasciate dagli aggiornamenti non mancano di bug e blocchi del sistema. Nel complesso, però, non si può dire che la società non sia “arrivata da nessuna parte”.
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