Google Meet aiuta i suoi utenti a semplificare la DAD e lo smart working inserendo un tasto che serve a prendere la parola.
Visto che le concorrenti Teams e Skype si erano già anticipate su questa funzione, anche Google Meet ha dovuto tenere il passo integrando il tasto “alza la mano”. Un richiesta arrivata direttamente dagli utenti.
Le difficoltà nella gestione di una videoconferenza sono davvero enormi. È inevitabile interloquire con gli altri utenti senza la propria voce si sovrapponga a quella degli altri e viceversa.
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La nuova funzione di Google Meet
L’obiettivo di Google è quello di migliorare sempre più il servizio per far fronte ad un’esigenza molto forte in era da pandemia: il lavoro in smart working.
Il nuovo servizio è molto semplice da usare. Durante la videoconferenza, basta solo cliccare sul tasto che serve ad intervenire e, a quel punto, i moderatori o organizzatori del meeting potranno vedere nei “Dettagli” un riepilogo di chi ha chiesto la parola e scegliere chi lasciar intervenire per primo.
In questo modo, tutti i direttori di aziende o i docenti di una classe riusciranno a portare a termine e gestire al meglio il loro lavoro. In generale, questa nuova funzione risulta particolarmente funzionale durante una lezione di didattica a distanza durante la quale, molto spesso, gli studenti tendono a prendere il sopravvento sul professore.
La nuova funzione è già disponibile e, dunque, accessibile a tutti coloro che utilizzando quotidianamente Google Meet per lo smart working.
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