Apophis, un enorme asteroide grande come tre campi di calcio, potrebbe colpire la Terra entro il 2068.
La notizia desta più di una preoccupazione nella comunità scientifica, ma tranquillizziamo tutti dicendo che gli astrofisici stanno già studiando metodi per deviare la traiettoria dell’enorme sasso spaziale.
Il nome scientifico di questo corpo celeste è 99942 Apophis e prende il nome da Apopi, il dio-serpente degli antichi egizi. La sua scoperta risale al 2004 e già i primi rilevamenti, come racconta l’Inaf, l’Istituto nazionale di astrofisica, ha causato il panico, perchè già per il passaggio del 2029 erano state calcolate il 2,7% di possibilità che potesse cadere sul pianeta.
Il motivo di tanta preoccupazione è dato dalle dimensioni di questa roccia spaziale, calcolate, approssimativamente, in 3 campi da calcio, circa 300 metri. Una grandezza simile potrebbe causare danni a livello planetario, sia in caso di caduta su terra ferma che in oceano. Per capire il tipo di danno basta tornare indietro nel tempo, al 30 giugno del 1908. Nella remota zona di Tunguska, in piena Siberia, esplose una meteora grande tra i 30 e i 60 metri, che ha raggiunto l’atmosfera a crica 54mila km/h, provocando la vaporizzazione di un’area di circa 10 km/q con una potenza esplosiva equivalente a quella di circa 5 megatoni, mentre l’esplosione nucleare di Hiroshima ha raggiunto appena i 20 kilotoni.
Apophis, se cadesse sulla Terra, potrebbe causare un’esplosione di centinaia di megatoni, ben più della più potenza bomba H mai testata. Per fortuna, dopo nuovi calcoli, è stato abbassato e quasi cancellato il potenziale rischio per il 2029: l’asteoriode passerà ad appena 31mila km dalla superficie terrestre e questo permetterà non solo una visione spettacolare del’astro, ma anche uno studio approfondito degli scenziati in vista del suo ritorno, pericoloso, del 2068.
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Apophis, gli scenziati stanno studiando metodi per deviarlo
31mila km sono un decimo della distanza che separa la Terra dalla Luna e potrebbe incrociare la rotta di alcuni satelliti artificiali. Questo permetterebbe la visione ad occhio nudo e si tratta di un’occasione unica, visto che oggetti di questo tipo passano così rasenti solo una volta ogno diverse migliaia di anni.
La Nasa calcola in 1 su 150mila le possibilità che Apophis colpisca il pianeta nel 2068 e per questo sono allo studio metodi per evitare il possibile impatto. Le strategie, che sarebbero applicate sono nel momento in cui l’asteoriode passasse il keyhole e quindi l’impatto diventi certo, sono 2. La prima, forse quella più fantascientifica, è l’utilizzo di testate nucleari, mentre l’altra è quella degli impattatori cinetici. Si tratta di sonde o missili che possono modificarne l’orbita, come una palla da biliardo che ne colpisce un’altra. Per essere efficaci è fondamentale calcolare la velocità, il luogo dell’impatto, il materiale e le caratteristiche geologiche del corpo celeste.
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