Riconoscimento facciale, in Russia sul mercato nero del web è possibile acquistare i dati sugli spostamenti di una persona per meno di 200 euro.
L’intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante, tali da consentire con grande facililtà il riconoscimento delle persone tramite un algoritmo che scansiona i filmati. In questo modo il software è in grado di inviduare una qualsiasi persona ripresa da telecamere di sorveglianza.
Questo sistema è oramai utilizzato dalle polizie di tutto il mondo, soprattutto per prevenire o risolvere violazioni di legge o attacchi terroristici, ma dove vanno a finire tutti questi dati? Milioni di persone vengono registrate quotidianamente e lo stoccaggio di queste informazioni confidenziali è un problema che deve essere risolto. Per ora l’Europa sta ancora prendendo tempo sulla realizzazione di server situati direttamente sul vecchio continente, ma altre nazioni hanno una gestione molto più permeabile, come la Russia.
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Riconoscimento facciale, in Russia bastano 200 euro per sapere dove si sposta una persona
Un’attivista Russa per i diritti umani, Anna Kutznetsova, è riuscita a recuperare informazioni semplicemente pagando 16mila rubli, meno di 200 euro, su Telegram. Il contatto è avvenuto dopo un annuncio pubblicato su un canale. A quel punto l’attivista non ha fatto altro che inviare il denaro e la foto della persona di cui si volevano conoscere gli spostamenti, che in questo caso era la stessa Kutznetsova.
Due giorni dopo sono arrivati tutte le informazioni, con un resoconto contenente ben 79 foto della donna, che la ritraevano nei suoi spostamenti dentro la città. Dalla immagini risulta evidente come siano state ricavate dal sistema di sorveglianza cittadino. Non è dato sapere se questa compravendita è avvenuta con una persona che lavora nel sistema oppure con un hacker che è riuscito a bucare la sicurezza.
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