In un momento in cui il tema 5g è hot ed è causa di enormi discordie, si lavora per il progetto sul satellite 6g.
Ancora in molti paesi vi è il divieto di costruzione di antenne 5g. È stato anche motivo di conflitto tra gli Stati Uniti e Huawei, poiché i primi hanno concesso all’azienda di acquistare componente elettronici dai propri fornitori a patto che non sviluppassero tecnologie volte all’uso del 5g.
Intanto, contemporaneamente a questi eventi, la Cina lavora sullo sviluppo della tecnologia 6g. Proprio ieri è stato lanciato il razzo Long March 6 con il primo satellite 6G al mondo.
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Come verrà sfruttata la tecnologia 6g
Il satellite 6g pesa 70 Kg ed è stato sviluppato dalla Chengdu Guoxing Aerospace Science and Technology Co. e Beijing Weinaxingkong Technology Co. in collaborazione con la University of Electronic Science and Technology. L’obiettivo della nuova rete sarà l’osservazione del territorio mediante il telerilevamento. Un sistema importante per gestire al meglio i settori di edilizia urbana e dell’agricoltura, oltre a monitorare i disastri forestali.
Si tratta di una fase sperimentale che servirà anche a testare le frequenze TeraHertz. Questo, però, richiederà un aumento delle celle per raggiungere alte prestazioni, proprio com’è avvenuto con il 5g. Fortunatamente, il problema non sussiste, al momento, visto che il 6g non arriverà prima del 2030.
La rete di sesta generazione è già entrata tra i principali obiettivi del colosso Huawei per ottenere una piattaforma globale e, come sempre, superare il primato degli Usa.
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