A Milano, l’emergenza da Covid19 è particolarmente elevata e l’ATS (Agenzia di Tutela della Salute) ha creato una lista di positivi online alla quale si può accedere tramite codice fiscale.
In pratica, le cose stanno così. Per tenere la situazione sotto controllo hanno registrato, sul sito ufficiale dell’ATS, i casi positivi in una lista chiamata Milano OCR. Chiunque, può accedere al sito, inserire un codice fiscale e verificare se il soggetto è positivo.
Una procedura alla luce del sole che mette a repentaglio i dati sensibili.
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Un sistema efficace ma fuori controllo
Non vi è dubbio sul fatto che, strutturalmente, il sistema di catalogazione ideato dall’agenzia possa essere funzionale. Anzi, probabilmente, è sicuramente un metodo utile per monitorare la situazione sul posto. Se consideriamo, però, che al momento del lancio di Immuni girava voce che fosse a rischio la nostra privacy, in questo caso non c’è neanche bisogno di pensarlo.
In effetti, la volontà dell’ATS di Milano era quella di permettere ai cittadini di documentarsi in maniera dettagliata sulla situazione e sul da farsi. Lo scopo è anche di ridurre gli interventi e di sovraccaricare i call center.
L’accesso avviene in questo modo: digitando il sito ATS e inserendo nei campi appositi un codice fiscale e un numero telefonico. A questo punto, se l’utente risulta registrato, significa ha contratto il Covid19, in passato o di recente.
Un torto inaspettato quello dell’azienda milanese. Per evitare il malinteso, avrebbero potuto inserire anche i negativi, lasciando semplicemente trapelare chi si è sottoposto al tampone.
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